Il grande cuore di Siena, i “Giovanetti” tornano al Campansi: emozioni e ricordi grazie all'iniziativa di Asp Città di Siena

Dopo oltre cinquant’anni, ex convittori e operatori si ritrovano per celebrare la storia del Convitto “Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi”, simbolo dell’accoglienza e del welfare senese

Di Lorenzo Agnelli | 11 Ottobre 2025 alle 15:00

Una giornata di abbracci, ricordi e commozione quella vissuta all’Asp Città di Siena, dove si è tenuto il ritrovo dei “Giovanetti” del Convitto Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del ventennale dell’Azienda Servizi alla Persona del Comune di Siena, ha riportato al Campansi tanti ex convittori e operatori di quella storica istituzione che, per decenni, ha rappresentato un punto di riferimento per l’educazione e l’accoglienza dei giovani.
“Ho visto persone che si guardavano, si riconoscevano e si abbracciavano dopo tanto tempo – ha raccontato il presidente di Asp Siena, Guido Pratesi –. È stata una giornata di grande emozione, un momento di gioia nel ricordo della gioventù. Mi auguro che questo sia solo l’inizio di un appuntamento annuale”. Pratesi ha spiegato che l’idea dell’incontro è nata da un caso fortuito, “parlando con un ex giovanetto incontrato all’Asp: da lì è partito tutto, come nelle Contrade, dove la comunità si ritrova per dare senso al futuro”.

Commosso anche il direttore di Asp, Rocco Lerose: “È stato bello vedere persone di età diverse abbracciarsi dopo tanti anni. Qui molti avevano trovato la loro famiglia. Il Convitto rappresentava il primo vero welfare cittadino: un esempio di come Siena sapeva rispondere ai bisogni delle persone. Da qui sono usciti professionisti, insegnanti, dirigenti. È stata una giornata splendida che vogliamo ripetere”.

L’iniziativa è partita proprio da un ex convittore, Franco Vannuccini, che frequentò il collegio negli anni ’60. “Venivo spesso a trovare mio fratello nella RSA – ha raccontato – e incontrando Guido Pratesi ho ricordato i miei anni al Convitto. Gli ho mostrato una vecchia foto e da lì è nata l’idea. È stato toccante rivedere tanti volti, anche ex studenti che ho poi avuto a scuola”.

Una giornata che ha riportato in vita una parte importante della memoria collettiva di Siena, legata al cuore solidale e accogliente della città.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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