Il ritorno del marchio Chigi-Saracini: Mps Tenimenti rilancia il Gran Selezione nell’Accademia del Conte

Presentato nel palazzo Chigi-Saracini il nuovo Chianti Classico Gran Selezione

Di Simona Sassetti | 22 Novembre 2025 alle 19:00

Un debutto dal sapore simbolico quello del nuovo Chianti Classico Gran Selezione di Mps Tenimenti, presentato in uno scenario che più evocativo non potrebbe essere: le sale del Palazzo Chigi-Saracini, sede dell’Accademia Chigiana. “Uno scenario meraviglioso – spiega il presidente Mauro Rosati – perché con questa presentazione volevamo ricucire un legame che mancava da anni: quello tra l’azienda storica del Conte Chigi e la sua Accademia. Abbiamo riunito due patrimoni, quello agricolo del Conte e quello musicale e artistico custodito in queste stanze. È un ritorno in città che fa bene all’azienda, alla Chigiana e a tutta Siena”.

Un nuovo passo identitario per l’azienda agricola, che attraversa – come tutto il settore – un periodo non semplice. “Il comparto vitivinicolo non vive i suoi momenti migliori – nota Rosati – tra dazi, normative sul benessere e soprattutto i cambiamenti nei consumi: i giovani si orientano sempre più verso altre bevande. Ma noi crediamo nella forza del patrimonio che ci ha lasciato Chigi Saracini e che Mps ha ereditato e custodito: 860 ettari nel cuore del Chianti, un territorio straordinario fatto non solo di vigne, ma anche di boschi, di laghi, di biodiversità”.

Preservare questa ricchezza è oggi una priorità strategica. “In un momento in cui si moltiplicano progetti per impianti eolici e solari – spiega Rosati – avere una proprietà che consente una gestione responsabile del territorio è fondamentale. La sostenibilità non è uno slogan: significa difendere la morfologia del paesaggio, tutelare gli ecosistemi, mantenere questo luogo il più sano possibile. È un impegno che consideriamo essenziale per il futuro del Chianti e della nostra azienda”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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