Un debutto dal sapore simbolico quello del nuovo Chianti Classico Gran Selezione di Mps Tenimenti, presentato in uno scenario che più evocativo non potrebbe essere: le sale del Palazzo Chigi-Saracini, sede dell’Accademia Chigiana. “Uno scenario meraviglioso – spiega il presidente Mauro Rosati – perché con questa presentazione volevamo ricucire un legame che mancava da anni: quello tra l’azienda storica del Conte Chigi e la sua Accademia. Abbiamo riunito due patrimoni, quello agricolo del Conte e quello musicale e artistico custodito in queste stanze. È un ritorno in città che fa bene all’azienda, alla Chigiana e a tutta Siena”.
Un nuovo passo identitario per l’azienda agricola, che attraversa – come tutto il settore – un periodo non semplice. “Il comparto vitivinicolo non vive i suoi momenti migliori – nota Rosati – tra dazi, normative sul benessere e soprattutto i cambiamenti nei consumi: i giovani si orientano sempre più verso altre bevande. Ma noi crediamo nella forza del patrimonio che ci ha lasciato Chigi Saracini e che Mps ha ereditato e custodito: 860 ettari nel cuore del Chianti, un territorio straordinario fatto non solo di vigne, ma anche di boschi, di laghi, di biodiversità”.
Preservare questa ricchezza è oggi una priorità strategica. “In un momento in cui si moltiplicano progetti per impianti eolici e solari – spiega Rosati – avere una proprietà che consente una gestione responsabile del territorio è fondamentale. La sostenibilità non è uno slogan: significa difendere la morfologia del paesaggio, tutelare gli ecosistemi, mantenere questo luogo il più sano possibile. È un impegno che consideriamo essenziale per il futuro del Chianti e della nostra azienda”.