Il Siena Jazz piange la scomparsa di Alessandro Giachero

Docente di pianoforte, Giachero ha ricoperto anche il ruolo di direttore didattico del Siena Jazz. Il ricordo di Franco Caroni: "Un uomo buono, sempre disponibile, una persona trasparente musicalmente e umanamente e un artista coraggioso".

Di Redazione | 21 Ottobre 2020 alle 10:17

Il Siena Jazz piange la scomparsa di Alessandro Giachero

Aveva appena 49 anni Alessandro Giachero, docente di pianoforte ed ex direttore artistico del Siena Jazz. Un attimo, fatale. Un infarto che ha tolto la vita al talentuoso pianista mentre si stava recando a prendere il figlio all’asilo. Una tragedia che ha sconvolto tutto il mondo della musica jazz e i tanti alunni che hanno voluto ricordarlo con messaggi di cordoglio sui social.

Originario di Alessandria, dal 2001 è docente di Pianoforte, Musica D’Insieme e Armonia presso l’Accademia Nazionale del Jazz a Siena. Nel 2003 ha conseguito il Diploma del Corso Biennale di Alta Qualificazione Professionale di Musica per Trio presso lAssociazione Siena Jazz sotto la guida del trio di Stefano Battaglia con Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra, mentre nel 2012 ha ricoperto il ruolo di direttore didattico della Siena Jazz University.

Pianista molto conosciuto e apprezzato, ha suonato e collaborato con i più grandi nomi della musica jazz mondiale, esibendosi in tutto il mondo e vincendo premi internazionali.

Questo il ricordo del Direttore Artistico di Siena Jazz, Franco Caroni: “Alessandro Giachero non è più con noi. Un malore improvviso lo ha tolto alla vita, alla sua famiglia, ai suoi amici, alla sua musica. Lascia la moglie Anna e il figlio Samuel. Un vuoto nelle anime di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Una sensazione di sgomento per la velocità e l’inesorabilità dell’accaduto. Un uomo buono, sempre disponibile a risolvere i problemi didattici e umani che possono capitare in una istituzione come la nostra. Faceva parte della bottiglia mezza piena dell’umanità, una risorsa etica per tutti in questo tempo di egoismi e di asprezze emotive. Una persona trasparente musicalmente e umanamente. Alessandro era un amico su cui contare, sempre a disposizione per dare una mano ai giovani, un incitamento a spendersi tenacemente per raggiungere un obiettivo. Era un artista coraggioso, curioso verso il nuovo e determinato a perseguire le proprie convinzioni musicali, senza indulgere a compromessi, un musicista coerente e corretto con sé stesso e con gli altri”.



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