Il Soroptimist Club di Siena a fianco delle donne per sostenere le giovani ricercatrici

Contributo alla Fondazione Toscana Life Sciences, e per suo tramite, a Fabiola Vacca, ricercatrice del MAD Lab della Fondazione TLS, il laboratorio di ricerca coordinato dal Professor Rino Rappuoli.

Di Redazione | 30 Marzo 2022 alle 22:30

Il Soroptimist Club di Siena a fianco delle donne per sostenere le giovani ricercatrici

Il Soroptimist Club Siena sostiene la ricerca scientifica conferendo un contributo alla Fondazione Toscana Life Sciences, e per suo tramite, a Fabiola Vacca, ricercatrice del MAD Lab della Fondazione TLS, il laboratorio di ricerca coordinato dal Professor Rino Rappuoli. La cerimonia di consegna si è svolta in occasione della conferenza ‘Anticorpi monoclonali: la nuova sfida dell’antibiotico resistenza’, organizzata dal Soroptimist Club di Siena in collaborazione con l’Accademia Dei Rozzi nella suggestiva location della Sala degli Specchi.

L’evento si è aperto con i saluti dell’Arcirozzo Alfredo Mandarini, seguito dall’intervento della Presidente del Soroptimist Club di Siena Simona Sestini. Spazio, poi, alla riflessione scientifica con il Professor Rino Rappuoli, Coordinatore Scientifico del MAD Lab della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), che ha spiegato il ruolo degli anticorpi monoclonali in medicina, dall’impiego in oncologia a quello contro SARS-CoV-2 per arrivare al tema della resistenza agli antibiotici come grande sfida di salute globale che attende il mondo clinico e della ricerca nei prossimi anni e sul quale il MAD Lab di TLS è impegnato dal 2018 grazie a un Advanced Grant europeo del ERC (European Research Council).

Ospite speciale della serata è stata la Dott.ssa Fabiola Vacca, giovane studentessa di dottorato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università di Siena e Ricercatrice del MAD Lab di Toscana Life Sciences (TLS), che ha raccontato la sua esperienza personale e il percorso professionale all’interno del laboratorio senese, dove lavora al Progetto ERC vAMRes (Vaccines as a remedy for antimicrobial resistant bacterial infections), occupandosi in particolare del batterio Neisseria gonorrhoeae, allo scopo di identificare anticorpi monoclonali da utilizzare come farmaci o come strumento per aiutare il disegno di vaccini. Un impegno che Fabiola Vacca, che vanta già un’esperienza presso l’Istituto Babraham di Cambridge e che dal 2019 lavora al MAD Lab, proseguirà anche grazie al contributo del Soroptimist Club di Siena, che ha scelto di sostenere il percorso di formazione e di crescita professionale della giovane ricercatrice di TLS, che in questi anni ha concentrato le sue attività nei settori della microbiologia molecolare e dell’ingegneria genetica, oltre che sull’immunoterapia e su tutto quello che riguarda la microscopia e l’imaging.

“Da sempre il Soroptimist si impegna per contribuire all’elevazione della condizione femminile, cercando di costruire concrete opportunità di crescita e formazione professionale per la realizzazione del proprio potenziale individuale – dichiara Simona Sestini, Presidente Soroptimist Club Siena – Questo contributo, grazie al quale una giovane ricercatrice potrà terminare il suo percorso di formazione accademico e proseguire nel suo lavoro di ricerca, rappresenta quindi il riconoscimento di molti dei valori cui si ispira il Soroptimist”.

“L’Accademia dei Rozzi ha sostenuto con grande piacere l’iniziativa del Soroptimist Club di Siena che, attraverso l’incontro che si è tenuto nella Sala degli Specchi, ha consentito una generosa elargizione da parte dello stesso Club a TLS – dichiara l’Arcirozzo Alfredo Mandarini, Presidente Soroptimist Club Siena – Tanto ma non solo. L’aspetto più significativo è stato ed è la finalità, ribadita anche in occasione dell’incontro, che il Soroptimist si pone istituzionalmente, e che l’Accademia dei Rozzi condivide senza riserve: l’elevazione della condizione femminile nelle sue varie declinazioni. Questa volta nell’ambito della ricerca scientifica, ma di fatto in tutti gli ambiti lavorativi, sociali, sportivi, scolastici. L’augurio è che questa opera di sensibilizzazione, giorno dopo giorno, esempio dopo esempio, diffonda una diversa cultura in tema di “genere”. Molto è stato fatto, moltissimo c’è ancora da fare”.



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