Il successo de La Notte Incantata: a Siena l’illusionismo diventa teatro e incanta il pubblico

Due sold out al Teatro dei Rinnovati e un pubblico rapito dalla meraviglia

Di Simona Sassetti | 21 Dicembre 2025 alle 21:00

È stata davvero magica La Notte Incantata, andata in scena al Teatro dei Rinnovati di Siena ieri sera e oggi pomeriggio, registrando due sold out consecutivi. Un successo che conferma il forte desiderio del pubblico di lasciarsi sorprendere da una magia nuova, colta, profondamente teatrale.

Uno spettacolo pensato e progettato appositamente per Siena e il suo teatro, capace di trasformare l’illusionismo in un viaggio narrativo attraverso il tempo, restituendogli spessore storico, valore culturale ed emozione autentica. Non una successione di numeri, ma una vera e propria drammaturgia della meraviglia, che attraversa l’Ottocento, il Novecento e la scena contemporanea.

A conquistare il pubblico è stata proprio questa visione: la magia non come effetto fine a sé stesso, ma come linguaggio che parla delle persone, della sua storia, delle sue domande.

Ad aprire il viaggio sono stati Alberto Giorgi e Laura, che hanno riportato il pubblico alle origini dell’illusionismo teatrale dell’Ottocento. Apparizioni, sparizioni, grandi macchine sceniche: Laura scompare lasciando visibile solo una mano mentre il resto del corpo sembra dissolversi. Un momento che ha lasciato il pubblico letteralmente a bocca aperta, restituendo il senso di meraviglia pura che animava i teatri dell’epoca.

Il passaggio al Novecento arriva con uno dei momenti più sorprendenti dello spettacolo: Vanni De Luca, artista multitasking fuori dal comune. Sul palco, mentre il pubblico sceglie un canto della Divina Commedia, De Luca lo declama a memoria e, contemporaneamente, risolve un cubo di Rubik, scrive alla lavagna moltiplicazioni, somme e calcoli complessi. Un numero incredibile, che fonde memoria, logica, parola e velocità mentale, trasformando la magia in un’esperienza quasi ipnotica.

Poi Maxim, che riporta in scena la magia più iconica e poetica, quella delle colombe. Un momento di grande eleganza, in cui il gesto si fa danza e la tradizione si rinnova attraverso una presenza scenica raffinata, capace di dialogare con lo spazio teatrale senza bisogno di parole.

Uno dei passaggi più intelligenti e simbolici dello spettacolo è affidato a Piero Venesia, Campione Europeo di Magia 2024. Il pubblico si aspetta il classico coniglio dal cilindro. Invece no. Dal cappello escono palline, prima una, poi molte, fino ad arrivare a ventotto. Un numero superbo, che spiazza e costringe a guardare oltre lo stereotipo. Come racconta Venesia: “La grande forza di questo spettacolo è dare una dimensione storica e culturale a un’arte che ce l’ha, ma che spesso si perde di vista”. Il suo numero diventa così una riflessione sul senso originario dell’illusionismo, su come certi simboli si siano svuotati nel tempo e su quanto sia necessario riconnetterli alla loro storia. “Stupire è possibile – dice Venesia – ma è più importante che il pubblico sappia cosa sta guardando. Dare una chiave di lettura trasforma gli effetti in esperienza”.

A chiudere lo spettacolo, lasciando il teatro immerso in un silenzio carico di emozione, è Francesco Della Bona, Campione del Mondo di Magia 2025. Il suo numero, dedicato al tempo, utilizza carte e palline in un’atmosfera sospesa, quasi onirica. Ogni gesto è perfettamente sincronizzato con la musica, in una performance muta ma potentissima, che richiede una precisione assoluta, quasi coreografica.

Un finale che non cerca l’effetto facile, ma lascia il pubblico senza parole, avvolto da una sensazione profonda di incanto. “È sempre bello vedere un teatro pieno, anzi due volte pieno. È stato incantevole, e ancora più bello vedere come una città come Siena abbia risposto a uno spettacolo di illusionismo”, racconta Della Bona.

Ed è proprio questo che resta allo spettatore: non solo l’applauso per l’effetto riuscito, ma qualcosa di più profondo. Un incanto che nasce dalla comprensione, dalla bellezza, dalla storia condivisa.

In un periodo come quello natalizio, La Notte Incantata ha saputo parlare a tutti, offrendo un intrattenimento alto, capace di emozionare senza rinunciare al pensiero. Con due serate sold out e un teatro colmo di entusiasmo, Siena ha dimostrato che la magia – quando incontra il teatro – può ancora essere arte viva, capace di sorprendere, commuovere e restare dentro, anche dopo che il sipario si è chiuso.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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