Un tir, una Skoda Octavia con targa polacca e la tranquilla area di sosta di Montepulciano sull’autostrada del Sole. Sembrava tutto nella norma, ma ieri mattina la Polizia stradale di Arezzo ha scritto un capitolo tutt’altro che ordinario nella lotta al contrabbando di tabacchi. Quello che pareva un banale controllo di routine si è trasformato, in pochi minuti, in un’operazione da manuale: sotto gli occhi degli agenti sono apparsi 26 pancali traboccanti di sigarette senza il timbro del Monopolio di Stato, per un totale di 132.000 pacchetti suddivisi in 2.640 scatole di cartone accuratamente stipate nel rimorchio. Nascoste dietro una bolla di accompagnamento che parlava di “generatori di energia”, le stecche erano in realtà il vero carico, destinato al mercato clandestino tra il Lazio e la Campania.
I fatti si sono svolti all’alba di ieri, quando il tir e la Skoda, entrambi provenienti dal Brennero, hanno imboccato la A1 in direzione sud. Nonostante la loro cautela, alcuni dettagli hanno insospettito la pattuglia della Stradale: l’agitazione dei due uomini, unita alla presenza insolita dei mezzi, ha convinto gli agenti a chiedere il supporto di altre unità dalla centrale operativa. La decisione di procedere al controllo è arrivata in pochi minuti.
I due, un trentunenne e un quarantaseienne di origine polacca, sono stati fermati senza resistenza: documenti in regola, ma il carico non quadrava. All’apertura del portellone, la sorpresa: decine di scatoloni impilati, un peso complessivo di 64 quintali, e tutte le marche più note del mercato, dalle internazionali alle più popolari in Italia. La merce, importata dall’estero a basso costo, avrebbe garantito un incasso tra i 300.000 e i 400.000 euro, una somma capace di attirare l’interesse di qualsiasi organizzazione criminale del settore.
Arrestati in flagranza di reato, i due sono apparsi oggi pomeriggio davanti al giudice monocratico dottor Alessandro Maria Solivetti Flacchi per la convalida dell’arresto e il processo per direttissima. L’udienza, durata circa un’ora, si è svolta con l’assistenza di un’interprete e dell’avvocato d’ufficio Stefano Borgheresi del foro di Siena. Il pubblico ministero, vice procuratore onorario dottoressa Maria Sebaste, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa. Il tribunale ha così convalidato l’arresto, ma non ha applicato alcuna misura cautelare, riconoscendo la sospensione condizionale della pena a fronte di una condanna a 16 mesi di reclusione. Contestualmente è stata disposta la confisca e la successiva distruzione dell’intero carico sequestrato.
Un intervento rapido, per una giustizia altrettanto celere: in meno di ventiquattro ore, il maxi sequestro si è chiuso tra le aule del tribunale e il deposito della Polstrada, segnando un nuovo colpo contro il contrabbando di sigarette nel centro Italia.
Andrea Bianchi Sugarelli