In Campo: "Finanziamento Ministero, perchè non è stata inserita nella richiesta la scuola di San Miniato?"

La riflessione di In Campo sull'edilizia scolastica senese

Di Redazione | 1 Marzo 2022 alle 7:30

In Campo: "Finanziamento Ministero, perchè non è stata inserita nella richiesta la scuola di San Miniato?"

“La notizia del finanziamento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione per il rifacimento della scuola Achille Sclavo impone alcune riflessioni sulle politiche di edilizia scolastica della Giunta De Mossi”. Così Mariapia Bindi, dell’Associazione In Campo, sull’edilizia scolastica a Siena.

“In Campo in questi anni si è sempre impegnata su questi temi ritenendoli un obiettivo primario di una buona amministrazione. Questo è lo scopo della presentazione di una interrogazione per il prossimo Consiglio Comunale che intende verificare quali interventi migliorativi sono stati apportati ai sistemi di aerazione negli edifici scolastici, ritenendoli necessari  strumenti di prevenzione in periodo di pandemia”.

“Abbiamo spesso evidenziato come su educazione e edilizia scolastica  sia fondamentale la programmazione degli interventi, la massima trasparenza nell’individuazione delle priorità e la condivisione degli obiettivi con i cittadini, gli operatori scolastici e le famiglie. Per questo ci chiediamo ancora una volta perché l’attuale Amministrazione non abbia inserito anche la scuola di San Miniato nelle richieste di finanziamento, venendo  incontro alle aspettative degli abitanti di San Miniato”.

“Come Associazione e gruppo consiliare abbiamo espresso più volte la nostra opinione positiva su questo progetto. La motivazione della denatalità, addotta dall’assessore Benini  e dal consigliere Marzucchi, non ne giustificano in alcun modo l’abbandono e troviamo quanto mai sorprendente che questa amministrazione parli di denatalità per le scuole e contemporaneamente aumenti le superfici commerciali. Al contrario la realizzazione della scuola avrebbe riqualificato il quartiere e avrebbe dato ai bambini uno spazio più accogliente e adeguato rispetto alle anguste celle del convento dell’Osservanza”.



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