Incendio Suvignano, indagini a 360 gradi: nessuna pista esclusa e alcuni sospetti

Gli investigatori esaminano i video delle telecamere di sorveglianza e seguono varie Syv

Di Redazione | 24 Agosto 2020 alle 10:37

Incendio Suvignano, indagini a 360 gradi: nessuna pista esclusa e alcuni sospetti

Procedono a 360 gradi le indagini sull’incendio che una settimana fa ha avvolto un capannone interno alla tenuta di Suvignano, il più importante bene sequestrato alla Mafia del centro nord, in mano adesso alla Regione Toscana. Un rogo imponente il cui danno è stato stimato in 800mila euro.

I carabinieri – coordinati dalla Procura di Siena – lavorano per rintracciare i responsabili di quello che appare sempre di più come un atto doloso; gli investigatori stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza poste lungo le strade che portano alla tenuta, percorsi pressoché obbligati per chiunque debba giungere in zona. Oltre alla visione delle immagini delle telecamere, i militari stanno tracciando i contatti di chi ha agganciato le celle telefoniche nel lasso temporale compatibile con lo scoppiare dell’incendio. Si vaglia la posizione di alcuni soggetti con precedenti specifici.

Si valutano numerose piste, tra cui quella legata a possibili attriti interni e ritorsioni; chi indaga per adesso smentisce le ipotesi in merito a vendette o scontri con altre aziende. Non sembra considerata plausibile nemmeno la matrice mafiosa, come ha tenuto a specificare il procuratore di Siena Salvatore Vitello.



Articoli correlati