La sovraintendenza ha approvato l’inizio dei lavori, che devono però essere ancora assegnati
Era la sera del 16 agosto 2017 quando nella parte alta della Torre del Mangia si videro le prime fiamme che misero in allarme l’intera città. Ad un anno di distanza la sommità della Torre non è ancora accessibile al pubblico e i lavori non sono stati effettuati, ma sembra che potrebbero avvenire nei prossimi mesi.
Ad accorgersi dell’incendio, poco dopo la carriera di agosto, furono per primi due vigili urbani liberi dal servizio e un volontario della Croce Rossa che immediatamente salirono sulla Torre portando gli estintori che trovarono lungo il loro percorso. Dopo pochi minuti arrivarono in piazza del Campo Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia. Intorno alle una di notte le fiamme nella sommità della Torre vennero spente.
A provocare l’incendio era stata una pignatta accesa sulla Torre, che rovesciata dal vento aveva propagato le fiamme al pavimento proprio sotto il campanone.
Dopo l’incendio l’ex sindaco Valentini aveva dichiarato che la compagnia assicurativa stava valutando i danni.
Dell’argomento si tornò a parlare nei mesi successivi durante la seduta del consiglio comunale. Sena Civitas richiese informazioni a Valentini sulle cause dell’incendio e sui danni riportati. L’ex sindaco affermò che l’indagine era ancora in corso e che i danni riguardavano la pavimentazione nella parte più alta e il guasto di materiali elettronici.
Durante l’ultimo anno gli unici lavori effettuati hanno interessato la prima corona, mentre la pavimentazione non è stata ancora ripristinata.
A circa un anno dall’incendio tale parte della Torre resta però ancora chiusa, anche se sembra che qualcosa si stia muovendo: in questi giorni è infatti arrivato il parere della sovraintendenza per l’inizio dei lavori che dovranno poi essere assegnati ad una ditta. Ancora ci vorrà quindi un bel po’ di tempo prima che si possa di nuovo accedere alla parte alta della Torre del Mangia.
