Venerdì 17 maggio dalle ore 21 presso la sala Gardenia dell’hotel Alcide di Poggibonsi si svolgerà l’incontro pubblico Inceneritore di Poggibonsi e Multiutility della Toscana, quale futuro per la Valdelsa? I relatori saranno: Rossano Ercolini, Nobel alternativo per l’Ambiente 2013 e presidente di Zero Waste Italy; Marco Paganini, medico e neurologo di Medicina Democratica; Elisabetta Menchetti, nutrizionista e membro di Italia Nostra Siena; Marco Cardone di Trasparenza per Empoli e referente del Coordinamento No Multiutility.
L’incontro è organizzato da associazioni e comitati ambientalisti: Zero Waste Italy; Trasparenza per Empoli; Atto Primo – Salute Ambiente Cultura; Medicina Democratica; Valdelsa Attiva; Italia Nostra Siena; Comitato Ambiente Siena e Movimento per la Terra. È aperto a tutti i cittadini e tra gli ospiti invitati ci sono tutti i sindaci uscenti e i candidati a sindaco dei Comuni della Valdelsa.
Per i promotori dell’appuntamento i due temi sono fondamentali per il futuro della Valdelsa e devono essere al centro delle campagne elettorali di questi giorni, con i sindaci che devono spiegare ai cittadini le loro posizioni: “L’incenerimento è un processo che fa parte di una gestione dei rifiuti superata che continua a non voler prendere in considerazione un modello circolare e virtuoso – dichiarano – . I rifiuti sono in realtà risorse che hanno bisogno di essere trasformate in nuovi prodotti, riutilizzate e non semplicemente incenerite con emissioni nocive i cui effetti sulla salute e l’ambiente non sono mai stati ben chiariti”.
Durante l’incontro ci sarà anche una breve presentazione del nuovo libro di Rossano Ercolini “Noi siamo oceano”.
L’inceneritore di Poggibonsi è quello che gestisce in Toscana la maggiore quantità di rifiuti. Dall’ultimo rapporto Ispra del 2022 risultano 66.000 le tonnellate trattate nell’impianto di Foci, superando la quota singola degli inceneritori ancora attivi di Arezzo, Montale e Livorno.
“Sindaci e istituzioni non stanno informando i cittadini sulle possibili conseguenze dell’adesione dei Comuni alla Multiutility Toscana quotata in borsa, che vincolerà amministrazioni e cittadini per decine di anni – aggiungono gli organizzatori – ma la posta in gioco è la gestione privatizzata dei servizi (acqua, energia, gas, rifiuti) essenziali per la vita di ciascuno di noi, con le tariffe che potrebbero salire considerevolmente e la qualità dei servizi peggiorare”.