Ha preso piede questa mattina al palazzo di giustizia di Siena il procedimento penale nei confronti di Walter Caporale, il noto leader animalista accusato di diffamazione nei confronti del Palio e dei contradaioli. Caporale, ad aprile 2021, nel corso di una popolare trasmissione su Radio 24 si lasciò ad andare ad insulti verso la festa senese e i suoi organizzatori, definiti “sadici e incivili” paragonando i contradaioli ad “assassini, pedofili e stupratori”.
Epiteti reputati non tollerabili da Comune di Siena e Consorzio per la tutela del Palio che sporsero querela, cui è seguita un’indagine e infine il decreto di citazione a giudizio per l’animalista. Oggi davanti al giudice Andrea Grandinetti sia Comune (difeso dall’avvocato Filippo Cei) come già annunciato la scorsa settimana, che Consorzio, si sono costituiti parti civili, con la difesa dell’imputato che ha sollevato due eccezioni, una prima di natura tecnica legata alla notifica del decreto – respinta dal giudice – e una seconda sulla competenza territoriale, su cui il tribunale si è riservato e si esprimerà il 1° luglio. I legali di Caporale chiedono infatti che il processo venga celebrato non a Siena ma o a Milano, sede legale della radio dove è stato commesso il presunto reato, o in alternativa a Lanciano, città di residenza dell’accusato.
Una volta che il giudice sceglierà il luogo, potrà partire il dibattimento, ed è già stata consegnata la lista dei testi: fra questi spicca il conduttore Giuseppe Cruciani e un professore veterinario che a sostegno di Caporale parlerà delle presunte sofferenze dei cavalli del Palio. Ed è pronto a parlare davanti al giudice anche lo stesso leader animalista, intenzionato a spiegare il tenore delle sue dichiarazioni e il contesto goliardico della trasmissione in cui era ospite.
C.C
