Intelligenza artificiale e lavoro, ne parlano le imprenditrici toscane di AIDDA

Presentato a Firenze, nella sede della giunta regionale, "Aidda e l’intelligenza artificiale: rispondono le imprenditrici”, scritto dalla giornalista Orietta Malvisi Moretti e promosso dall’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda

Di Silvia Sclavi | 7 Marzo 2025 alle 21:40

Intelligenza artificiale e lavoro, ne parlano le imprenditrici toscane di AIDDA

Aidda e l’intelligenza artificiale: rispondono le imprenditrici”. E’ questo il titolo del nuovo libro scritto dalla giornalista e scrittrice Orietta Malvisi Moretti e promosso dall’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda (AIDDA), che conta in Italia un migliaio di associate, oltre 80 in Toscana. Volume che è stato presentato ieri a Firenze, a palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta regionale Toscana.

L’Intelligenza Artificiale rappresenta ormai il cardine per il futuro di molte aziende, sia piccole che grandi, ed è materia attenzionata  dall’Associazione delle Imprenditrici, perché stare al passo con i tempi è il presupposto per non restare fuori dal mercato.

“Questo è il quarto libro che abbiamo prodotto – racconta Paola Butali, presidente di AIDDA Toscana -, tenendo sempre presenti i temi di attualità che si prospettano: il primo ha trattato il tema Covid, il secondo quello della guerra, che ha portato molti problemi anche nel mondo del lavoro italiano. Il terzo argomento affrontato è stato il futuro e la capacità di portare le giovani verso il mondo dell’imprenditoria e adesso appunto l’IA. Il volume è una raccolta di interviste a donne imprenditrici di diversi settori che raccontano la loro esperienza con questa nuova tecnologia e dicono cosa ne pensano. Quindi non si parla solo di intelligenza artificiale, ma è un libro che mette in luce la rete di Aidda e come le nostre imprenditrici si stanno confrontando con questa tecnologia all’avanguardia”.

Cosa emerge da queste testimonianze dirette? “Le nostre imprenditrici affrontano il tema in modo capillare e scientifico, ma con molta prudenza. Molte la utilizzano già. Sono tutte d’accordo sul fatto che l’intelligenza artificiale possa portare grandi vantaggi nel mondo del lavoro, però può essere anche fonte di grandi complicazioni, su vari aspetti. Quindi quello che auspichiamo come Associazione è che questo strumento, potenzialmente eccellente, sia presto regolato da una normativa che lo renda un alleato e non un pericolo per chi lo usa”.

Paola Butali

Non è questa la prima volta che AIDDA si confronta con questo tema. “C’è stata l’iniziativa “AIDDA va un giorno all’università”, con l’Università Bicocca di Milano: ci siamo confrontate con il mondo accademico per avere dei ragguagli. Dell’intelligenza artificiale applicata al mondo del lavoro si è parlato anche in un convegno ad Arezzo e il prossimo 4 aprile, AIDDA nazionale e la delegazione toscana, organizzano al Maggio Musicale un altro convegno sempre su IA e lavoro”.

Aidda e l’intelligenza artificiale: rispondono le imprenditriciè stato presentato ieri e non è un caso che sia stato fatto alla vigilia dell’8 marzo. “No, non è un caso, perché il tema dell’uso delle nuove tecnologie è molto caro alle donne, che statisticamente sono anche più portate all’utilizzo. Ed è anche un modo per focalizzare l’attenzione sull’imprenditoria femminile, che ha le sue difficoltà. Numericamente le donne imprenditrici sono inferiori agli uomini, anche se per determinati argomenti hanno più sensibilità e comunque è un settore che sta crescendo”.

E poi c’è il problema del poco appeal che l’imprenditoria ha nei confronti dei giovani. “Sembra che fare l’imprenditore sia un “mestiere” sconosciuto: o si eredita e ci si è quasi costretti o non si sceglie di farlo. Nel mondo giovanile, sia maschile che femminile, quando si va a chiedere ‘che lavoro vuoi fare?’ quello dell’imprenditore non è neanche menzionato. Per questo abbiamo avviato progetti con le scuole, dove portiamo le nostre testimonianze per sollecitare i ragazzi e le ragazze ad avere delle idee e ad intraprendere questo percorso”.

La presentazione del libro, come abbiamo detto, c’è stata ieri, nella sede della Regione Toscana e anche questo non è un caso.

“Con il presidente Giani abbiamo costruito un ottimo rapporto, lui si è sempre dimostrato sensibile e attento alle nostre istanze. L’interesse istituzionale, che non è scontato, è molto importante, perché l’Associazione si occupa di temi che riguardano il territorio e le sue dinamiche”.



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