La Procura di Firenze ha chiuso le indagini su un viceispettore di polizia penitenziaria accusato di aver fraudolentemente intercettato diverse comunicazioni e conversazioni telefoniche e verbali nelle celle dei detenuti del carcere di San Gimignano.
Nell’inchiesta è indagato anche un commissario capo della penitenziaria, comandante del carcere. Tra le vittime di intercettazioni abusive anche il direttore del penitenziario, che sarebbe stato pure minacciato perché avevo avuto colloqui con i detenuti per cercare di superare il “clima pesante” che si respirava nel penitenziario, dopo la vicenda delle torture che nel febbraio del 2021 ha portato alla condanna in primo grado di dieci agenti di polizia penitenziaria.