Istituto Artusi, un corso per insegnare la cultura delle carni selvatiche

Studentesse e studenti pronti per imparare a conoscere e cucinare la selvaggina nel progetto pilota in collaborazione con Fondazione Una e Arci Caccia

Di Redazione | 1 Novembre 2025 alle 13:00

Selvatici, sani e buoni, questo è il titolo del nuovo corso offerto agli studenti dell’Istituto Artusi di Chianciano Terme. Imparare a divulgare il territorio attraverso la cucina a base di carni pregiate di selvaggina locale. L’idea nasce in collaborazione tra la rinomata scuola alberghiera, la Fondazione Una Uomo Natura Ambiente e Arci Caccia Siena.

In cosa consiste questo progetto e cosa insegnerete agli studenti che frequentano l’Istituto?

“Noi oltre a formare dei bravi professionisti dobbiamo soprattutto formare cittadini consapevoli – ha detto il dirigente scolastico Marco Mosconi – Arci Caccia e Fondazione Una, ci danno l’occasione per poter mettere i nostri studenti , futuri professionisti della cucina, di fronte a quali sono le loro responsabilità per poter ampliare e trasmettere la buona cucina e l’eticità di un prodotto”

Un progetto, quello della filiera della carne e di selvaggina, che Fondazione Una porta avanti da tempo e questa volta si concretizza a Chianciano, come ha spiegato Marina Berlinghieri responsabile delle relazioni esterne della fondazione.

“Abbiamo pensato ad un progetto educativo con i ragazzi sul tema proprio della filiera agroalimentare e della selvaggina. Alla fine dell’anno scolastico ci sarà la pubblicazione del lavoro e delle ricette che studentesse e studenti sperimenteranno. L’esperienza dell’Istituto Artusi è una delle esperienze pilota formative nell’ambito dei progetti di educazione e di formazione che la Fondazione Una persegue”.

Le carni di animali allo stato selvatico hanno proprietà nutritive organolettiche di altissima qualità oltre a rappresentare l’unica carne etica sul mercato che rappresenta anche tradizioni e cultura di un territorio.

“La collaborazione tra istituzioni e associazioni è uno degli elementi che consente di utilizzare molto materiale come quello della selvaggina che non viene sempre utilizzato in modo corretto – ha detto Simone Brogi presidente Arci Caccia Siena – questo corso ha il compito di insegnare ai giovani come riconoscere le carni e saperle trasformare in piatti che raccontano la storia del territorio”.



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