La caduta di Siena e la morte di David Rossi nel documentario di Bersaglio Mobile

Di Redazione | 24 Gennaio 2018 alle 23:09

La caduta di Siena e la morte di David Rossi nel documentario di Bersaglio Mobile

Su La7 in onda l’ampio servizio sugli scandali del “groviglio armonioso” e sulle ombre del caso dell’ex capo comunicazione della banca

Si è parlato a 360 gradi della crisi di Siena, della fine di un’epoca e di un sistema e della la caduta di una città-Stato, nella puntata in onda questa sera a La7 su Bersaglio Mobile.  Si parte dalla misteriosa morte di David Rossi, per analizzare il crack Mps con le sue spericolate operazioni finanziarie condotte dal dominus Giuseppe Mussari, la Fondazione azzerata e passata da un patrimonio di 12 miliardi a 550 milioni e a una quota di capitale da prefisso telefonico, i legami politici, economici e massonici interni alla città, il celebre “groviglio armonioso”, le inchieste giudiziarie, gli intrecci di potere fino al fallimento di Mens Sana Basket e AC Siena. Ampio spazio anche al rinomato “gruppo della Birreria” di De Gortes e Bellandi, che hanno confermato lo stato di disagio di Rossi prima della sua morte, ribadendo l’ipotesi del suicidio. Il focus è anche sulla sua figura professionale, Rossi per vent’anni al fianco del potere di Siena nella gestione di più o meno 50 milioni di euro l’anno di finanziamenti e sponsorizzazioni.

Tanti i personaggi e i testimoni ascoltati, dalla moglie di Rossi Antonella Tognazzi, gli amici David Taddei, Francesco Ciacci, Glauco Rosini, Marco Guerrini, che hanno descritto il Rossi privato, poi l’ex sindaco Pierluigi Piccini, Stefano Bisi, il bloggher Raffaele Ascheri, Bruno Valentini, Franco Masoni, Emilio Giannelli, Franco Masoni, Massimo Coghe, Ranieri Rossi, Mario Beretta, Luca Scarselli, Luca Goracci, Davide Zavattaro e Vittoria Ricci Rossi.

I giornalisti di La7 sono riusciti a intervistare l’ex ad Fabrizio Viola, che ha parlato delle famose mail con Rossi, e delle sue preoccupazioni circa la fuga di notizie a lui addebitata fonte di articolo del Sole24ore che annunciava l’azione di responsabilità contro gli ex vertici Mps, affermando di non essersi reso conto di quel che poteva succedere: “E’ il mio cruccio pensare che si potesse fare qualcosa che poi non ho fatto, ma non per cattiveria. Non ho mai pensato che non potesse essere un suicidio”. Si è parlato anche della simulazione della caduta di Rossi, della misteriosa telefonata a Carolina Orlandi e dell’orologio caduto dalla finestra  che non convince però i magistrati. Come non convincono i famigliari le tante incongruenze e mancanze investigative, dalle telecamere, ai vestiti, i tabulati telefonici, fino alle ferite. Ad alcune delle quali anche il colonnello del Ris Zavattaro non sa dare una risposta.



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