La festa del Graduation day invade Siena di laureati con i tocchi lanciati in cielo

800 neo dottori e dottoresse dell’Università di Siena ispirate dalle parole del campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino e della corrispondente del New York Times Gaia Pianigiani

Di Simona Sassetti | 15 Giugno 2024 alle 18:52

Il futuro adesso è nelle loro mani e a ricordarglielo durante il Graduation day sono stati due ospiti d’eccezione, da una parte il campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino, dall’altra la ex studentessa dell’Università di Siena e adesso corrispondente del New York Times Gaia Pianigiani. Un momento emozionante quello che oggi quasi 800 studenti e studentesse hanno vissuto in Piazza del Campo,  prima sul palco per la consegna della pergamena poi  lanciando i tocchi al cielo. “Non mollate mai”, ha detto loro Massimiliano Rosolino. “Si vince facendo errori, solo dopo aver provato mille volte si può arrivare al alla vittoria. Perché gli errori portano al cambiamento, al voler mettersi alla prova. I giovani hanno paura di provarci e non riuscirsi ma senza questo passaggio non arriverà mai la realizzazione personale – ha aggiunto Rosolino – Ognuno di noi ha delle radici, ma l’esperienza è quella che detta legge”.  Esperienza che ha reso celebre la giornalista senese Gaia Pianigiani, ex studentessa proprio dell’Ateneo che dopo essersi laureata ha studiato giornalismo in America diventando corrispondente del New York Times in Italia. Pianigiani  ha raccontato la sua storia e il suo percorso. “Non bisogna perdere la fiducia in se stessi – spiega – io non l’ho persa e sono partita da qui, come tutti loro”. “Oggi gli studenti partono per la loro avventura, ovvero il mondo del lavoro – ha concluso il Rettore Roberto Di Pietra – . A loro dico di portare fuori dalle aule universitarie la capacità di superare gli ostacoli, il mondo è complicato, ma sono sicuro che loro sapranno affrontarlo”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati