La Guardia di Finanza sequestra 25mila pezzi di materiale pirotecnico

Di Redazione | 30 Dicembre 2017 alle 11:21

La Guardia di Finanza sequestra 25mila pezzi di materiale pirotecnico

Il “bottino” di fuochi d’artificio illegali requisito tra Siena e provincia

In vista del Capodanno, come sempre, entra in azione la Guardia di Finanza per contrastare la diffusione di fuochi d’artificio illegali. Oltre 25800 pezzi di materiale pirotecnico, privi dei requisiti di sicurezza necessari per poter essere venduti al fine di salvaguardare la salute e l’incolumità degli acquirenti, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siena. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siena, nel quadro dei servizi di prevenzione generale e controllo economico del territorio, in occasione delle imminenti festività di fine 2017, come da pianificazioni avvenute in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, hanno, anche quest’anno intensificato i controlli in città e provincia, con particolare attenzione al contrasto agli illeciti in materia di produzione e commercializzazione di artifizi pirotecnici illegali.

L’attività dei finanzieri senesi è stata svolta al fine di contrastare la detenzione e la vendita del materiale esplodente e dei numerosi giochi pirici rivelatisi pericolosi per la salute degli acquirenti, in particolar modo dei bambini e ragazzi, generalmente propensi all’acquisto e utilizzo di tali prodotti per i consueti festeggiamenti di fine anno.
I controlli, eseguiti su tutto il territorio senese, a partire dai giorni scorsi, hanno consentito ai finanzieri della Compagnia di Siena, di sequestrare un numero ingente di fuochi d’artificio, in particolare presso un esercizio commerciale, già oggetto di analoga attività nell’anno passato. Il materiale pirico messo in vendita è stato sequestrato in quanto privo della data di scadenza e delle necessarie autorizzazioni di conformità agli standard minimi di sicurezza.

Gli articoli quindi erano in grado di provocare danni agli incauti utilizzatori i quali, pur rispettando le indicazioni riportate sull’etichetta, a causa dei “ritardi pirici” utilizzati dal produttore, non avrebbero avuto la certezza dell’utilizzo in sicurezza del gioco pirico, con possibili gravi conseguenze al momento dell’accensione del petardo.
I titolari dei negozi senesi sono stati quindi denunciati per detenzione ai fini della vendita di prodotti pirotecnici non autorizzati.



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