Rifiutata la proposta in Consiglio di favorire aree come Toselli, Cerchiaia e Massetana o Isola d’Arbia: “Pd incapace di intervenire su situazione che crea conflitti”. La Lega apre al dialogo sulla questione
Il Consiglio comunale ha rifiutato la mozione presentata da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) e Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) che sollecitava l’Amministrazione comunale a modificare il regolamento per i pubblici spettacoli approvato nel maggio 2016. In particolare, facendo riferimento alla disciplina degli orari delle attività di intrattenimento dei pubblici esercizi e alla concentrazione della movida notturna in una sola via del centro storico, “fenomeno – come ha detto Campanini – che pone il tema della convivenza tra i residenti e i clienti dei locali”, il documento chiedeva all’Amministrazione di rivedere le limitazioni orarie in alcune aree periferiche come viale Toselli, Cerchiaia, via Massetana Romana e l’ex zona industriale di Isola d’Arbia, “le quali – ha specificato – sono a bassa densità abitativa e potrebbero rivelarsi idonee alla nascita di nuovi locali da ballo e di intrattenimento, anche per creare nuova occupazione”.
Allo stesso fine, la mozione intendeva favorire “agevolazioni su tasse e imposte comunali per coloro che volessero aprire locali nelle stesse aree, privilegiando i disoccupati e coloro che non hanno compiuto 40 anni” e, più in generale, “il rilascio di nuove licenze per locali da ballo”. Infine, la mozione contemplava anche l’aspetto logistico dei trasporti, chiedendo “lo sviluppo di una rete di servizi del trasporto pubblico collegata con il centro storico”. Proprio nei giorni scorsi, a causa di alcune violazioni, il Comune chiuse il locale Cacio e Pere, con la polemica che è tornata attuale.
Simone Lorenzetti (Riformisti), Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto) e Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia) hanno chiesto, a nome dei rispettivi gruppi, il rinvio in commissione sostenendo che “il documento risulta interessante e abbastanza condivisibile, ma avrebbe meritato una discussione e un maggiore approfondimento in commissione, soprattutto per avere dei pareri tecnici dagli uffici competenti”, ma la proposta non è stata accettata dai firmatari della mozione. A nome del gruppo PD, Gianni Porcellotti ha espresso la contrarietà alla mozione “perché la questione deve essere affrontata non partendo da una modifica al regolamento comunale ma piuttosto con specifiche valutazioni e previsioni urbanistiche che tengano conto degli standard urbanistici sia in caso di recupero di volumetrie esistenti sia per nuove edificazioni”.
Campanini commentando l’esito della discussione ha sottolineato: “l’incapacità del Pd di intervenire su una delle questioni più problematiche della vivibilità cittadina, ovvero la ricerca di un’alternativa per migliorare i disagi e conflitti tra locali e residenti”
Sul rifiuto della mozione si è espressa anche la Lega Nord Siena, per bocca del segretario Luca Vannocci, e la vice segretario della Lega di Siena, Eleonora Raito: “L’estrema sinistra si scopre amante dell’ordine pubblico e della separazione tra categorie di popolazione? Eppure fino a ieri erano quelli del “tutto ovunque, purché sia”… A quanto pare ci siamo persi qualcosa”. “Prendiamo atto – proseguono gli esponenti del Movimento di Salvini – che anche i comunisti (quelli veri) cambiano idea: un ennesimo miracolo delle elezioni che si stanno avvicinando e del mal governo di Valentini e del PD. La Lega da anni sostiene che la movida notturna debba avere regole ferree, che gli opportuni spazi di un sano divertimento dei giovani non possano sovrapporsi alla vita quotidiana e al riposo notturno dei residenti e, soprattutto, che il centro storico vada difeso consentendo ai Senesi di viverlo come essi meritano, in quanto legittimi padroni di casa. Dal momento che la Lega ha denunciato in tutte le lingue la situazione disastrosa della gestione notturna della città e che, tuttavia, propone soluzioni di buon senso che possano mettere d’accordo tutte le parti coinvolte, se il Consigliere Campanini e Sinistra per Siena lo ritengono, possono confrontarsi con noi anche da subito. Crediamo infatti – concludono Luca Vannocci ed Eleonora Raito – sia arrivato il momento che le persone di buona volontà lavorino per il bene della città senza anteporre bandiere di partito”.