La San Giobbe non entra mai in partita e cade a Ruvo di Puglia

Coach Zanco: "Dobbiamo avere voglia di dire ancora la nostra in questo campionato, perché non è finito"

Di Redazione | 6 Marzo 2025 alle 12:00

La San Giobbe non entra mai in partita e cade a Ruvo di Puglia

Crifo Wines Ruvo di Puglia – Umana San Giobbe Basket 87-76 (22-11; 25-24; 26-22; 14-19)

Ruvo di Puglia

Musso 9, Reale 8, Berardi, Jackson 17, Lorenzetti 10, Timperi 6, Isotta 6, Moreno 5, Jerkovic 9, Gatto 10, Conte, Borra 7; Capo All. Rajola, Primo Ass. Francese

San Giobbe

Criconia 10, Ceparano 4, Renzi 21, Fall 2, Chapelli, Fazioli, Ius 4, Gravaghi 8, Raffaelli 8, Rasio 19; Capo All. Zanco, Primo Ass. Pancotto, Secondo Ass. Semplici

Arbitri: Roberti, Manco

La San Giobbe cade al PalaColombo con Ruvo di Puglia al termine di una partita vissuta tutta all’inseguimento. Illusione nel terzo periodo, nel quale i Bulls hanno la possibilità di provare a rientrare, ma la fiammata dei pugliesi spegne ogni velleità.

Inizio complicato per la San Giobbe che non riesce a trovare la via del canestro. Dall’altra parte Ruvo di Puglia si sblocca e va sul 7-0 con la tripla dell’ex Jerkovic. Renzi accorcia, ma i pugliesi si portano sul più dieci dopo quattro minuti dall’inizio delle ostilità. Zanco chiama tempo. Parzialino Bulls al rientro con Rasio e Renzi che si sblocca dalla distanza. Resta costante sul meno sette la formazione biancorossa che prova a correggere il tiro rispetto all’avvio di quarto. Il finale è però a tinte ruvesi: i locali allungano e chiudono la prima frazione sul 22-11. Solo due punti la produzione offensiva della San Giobbe nei primi tre minuti del secondo quarto. Ruvo ne approfitta per allungare sul 30-13. A tamponare il sempre attento Rasio e Fall che ne mettono quattro in fila aprendo un parzialino che costringe Rajola a fermare le operazioni. Solo una fiammata dei biancorossi, Ruvo tiene le redini dell’incontro saldamente in mano sfruttando anche la scarsa vena realizzativa dei toscani dalla lunga distanza (1/10 nei primi sedici minuti). Due triple in una manciata di azioni da parte di Ruvo inaspriscono la salita per i Bulls, sotto 47-30 a un giro di lancette dalla pausa lunga. Finale rocambolesco: tecnico a Jackson, Renzi e Raffaelli non sbagliano e il tabellone luminoso segna 47-35 al termine del primo tempo.

Un paio di occasioni mancate costano alla San Giobbe un buon inizio di ripresa. A tenere a galla i Bulls è il solo Rasio con conclusioni dall’arco e letture difensive. Jackson commette la seconda ingenuità di giornata: secondo tecnico e doccia anticipata per lui. Ospiti che accorciano dalla lunetta e si portano meno dieci. Rosicchia ancora l’Umana, che poi concede a Ruvo due ripartenza mortifere che costano sei punti e il 64-49. Zanco chiama tempo. Raffaelli timbra da tre, Renzi accorcia in lunetta, ma Reale è perfetto dall’arco e annulla il tentativo biancorosso. Il periodo si chiude sul 73-57. Un minuto a retine ferme al rientro nel quarto quarto, poi ci pensa Lorenzetti ad allungare per Ruvo. Partita che sembra indirizzata nonostante le chance avute dalla San Giobbe che resta poco lucida in fase di concretizzazione. 6-0 di parziale per i locali che amministrano, i Bulls, in debito di ossigeno, durano fatica a stare al passo. Ius sblocca i suoi dopo oltre tre minuti, Gravaghi mette la seconda tripla della sua gara. Solo illusione: la San Giobbe si inceppa di nuovo e non riesce a riemergere dal distacco nonostante il finale arrembante. Percentuali e palle perse condannano i Bulls, Ruvo vince 87-76.

A commentare nel post gara il capo allenatore biancorosso, Nicolas Zanco.

“Una partita all’inseguimento, non siamo mai riusciti a prendere e l’inerzia, se non in quel momento del terzo quarto dopo l’espulsione di Jackson. Ruvo vince meritatamente e noi dobbiamo veramente cambiare faccia. Forse la vittoria con Gema Montecatini ci ha fatto pensare di aver colmato con l’energia e con il lavoro dei gap importanti con le prime della classe. Ma appena non troviamo quel tipo di energia, quel tipo di fame, quel tipo di voglia di lottare su ogni pallone, rischiamo che vengano fuori alcuni nostri limiti strutturali. Non voglio cercare scuse o alibi di infortuni, di viaggi perché in un campionato dove si gioca ogni tre giorni ogni squadra può avere delle difficoltà. In questo momento sta capitando a noi ma non deve essere minimamente un alibi, anzi c’è tanta rabbia da parte mia. Come ho detto anche alla squadra, dobbiamo guardarci di nuovo in faccia, dobbiamo avere quella fame, quella voglia di dire ancora la nostra in questo campionato, perché non è finito. Vogliamo provare a portare a casa quello che ci siamo guadagnati in questi ultimi tre mesi, quindi i play-in, che in questo momento sono comunque alla portata. Siamo dentro e abbiamo la zona playoff vicina. Nonostante questo trittico di partite difficili. Dobbiamo stare con la testa bassa e avere quella voglia di lottare su ogni singolo pallone perché gli obiettivi sono ancora tutti aperti”.

 

Percentuali che non hanno aiutato, anche alcuni tiri aperti e ben costruiti che non sono entrati. Tante palle perse, cosa è mancato?

“Secondo me il problema sono state le palle perse iniziali. Ruvo è partita con le marcature invertite, volevano togliere il tiro da tre punti di Renzi. Abbiamo dato la palla molto dentro, però a parte quello, sul resto del nostro gioco, ci siamo un po’ incartati, abbiamo palleggiato troppo, abbiamo fatto delle palle perse banali contro l’ottima pressione messa da Ruvo e lì si è creato il primo gap della partita. Poi siamo cresciuti da un punto di vista tecnico e anche in attacco abbiamo costruito tiri aperti, tiri migliori. Non sono entrati perché comunque, come normale che sia, quando hai meno fiducia, quando sei di rincorsa, non è come quando tiri sul più dieci. I tiri sono entrati alla fine, negli ultimi secondi, quando abbiamo accorciato il divario. Ma quella serenità e quella tranquillità al tiro che avevamo fino a una settimana fa in questo momento non c’è”.

 

Adesso l’ultima partita di questo periodo molto intenso con sfide di alto livello a chiudere una settimana con tre sfide in sette giorni.

“Non ci fermiamo veramente da tanto tempo. Arriva la Luiss, una squadra lunga, una squadra esperta, una squadra giovane che ha anche riposato, quindi chiaramente arriverà carica. Forse potrebbero anche aggiungere un giocatore da qui a domenica, quindi dobbiamo recuperare le energie, in primis quelle mentali. Preparare al meglio una partita contro una squadra che ha tante situazioni e che le allena ormai da tanti anni. Tanta, tanta roba in pochi giorni. Fare delle scelte, decidere come provare a impacchettare la partita, soprattutto le loro bocche da fuoco. Poi avremmo bisogno sicuramente di tutto il nostro pubblico, del calore dell’Estra Forum. Torniamo a giocare in casa dopo due partite in trasferta e il sostegno del nostro pubblico ci deve dare quella spinta in più per andare oltre alcune difficoltà che stiamo attraversando”.



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