La Caserma Bandini apre le porte agli studenti delle scuole medie e superiori per la decima edizione del progetto “La strada, tra passione e sicurezza”, che coinvolge le Forze Armate (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Stradale, Motorizzazione Civile, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Polstrada, Vigili del Fuoco, Aci-Siena, ANC-Sezione di Siena, Polizia Provinciale, Polizia Municipale, Misericordia, Protezione Civile Siena Soccorso, Motoclub La Balzana Città del Palio) e associazioni senesi. Oltre 600 i ragazzi della “Mattioli”, “Sabin”, “Cecco Angiolieri” e dalle scuole di secondo grado “Caselli”, “Monna Agnese”, “Marconi”, “Sarrocchi”, ”Duccio di Buoninsegna” e “Carducci” sono ospitati tra oggi e domani dal 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore, tra lezioni, dimostrazioni pratiche e giochi.
La cerimonia dell’alzabandiera e il saluto del comandante del Reggimento, Colonnello Michele Fraterrigo, alla presenza dall’assessore all’Istruzione del Comune di Siena, Clio Biondi Santi, del prefetto Gradone, autorità e forze dell’ordine, hanno dato inizio ad una giornata che, pur essendo scolastica, ha offerto agli studenti riflessioni sui vari argomenti in maniera semplice e varia, alternando principi teorici a tecniche pratiche (grazie alla Pianigiani Rottami che ha fornito le autovetture per la simulazione di soccorso) per concludersi con la dimostrazione di un controllo antidroga dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza e la simulazione del soccorso in caso di incidente, quest’anno arricchita da nuovi mezzi sperimentali dei Vigili del Fuoco. Per i giovanissimi che non hanno ancora conseguito il patentino, il Moto Club La Balzana ha fatto eseguire la prima prova pratica con il ciclomotore.
“Sono giornate a disposizione dei ragazzi delle scuole per fare attività preventiva dei rischi, fondamentale per evitare gli incidenti sulla strada che sono ormai quotidiani – ha commentato a Siena Tv il comandante della Folgore Colonnello Michele Fraterrigo – I ragazzi imparano e giocano, grazie agli strumenti messi a disposizione da forze armate e associazioni. Tutti partecipano come sinergia di un paese”.
“Un grande impegno corale che si fa per la vita dei nostri ragazzi – ha aggiunto il prefetto Armando Gradone – Sulle strade perdiamo ancora tante vite, l’incidente è la prima causa, fra distrazioni, uso dei telefoni. Dobbiamo insegnare ai ragazzi il rispetto dei segnali e delle regole, per la loro vita e la vita degli altri. Qui è fondamentale l’esempio degli adulti e delle famiglie”.
