L'arte di Siena conquista Londra e New York. La Pinacoteca "presta" L'Annunciazione di Lorenzetti

Il Direttore della Pinacoteca Nazionale di Siena Axel Hémery che ha deciso di concedere "L'Annunciazione" di Ambrogio Lorenzetti del 1344: "Un incentivo per venire a Siena"

Di Redazione | 3 Aprile 2024 alle 18:30

L'arte di Siena conquista Londra e New York. La Pinacoteca "presta" L'Annunciazione di Lorenzetti
Si intitola “Siena: The Rise of Painting, 1300–1350” la mostra che si svolgerà prima al Metropolitan Museum di New York (dal 7 Ottobre 2024 al 26 Gennaio 2025) e poi alla National Gallery di Londra (dall’8 marzo 2025 al 22 Giugno 2025), e che rappresenta la prima grande esposizione completa sull’arte senese del ‘300 fuori dall’Italia. Un’opportunità colta, ma con qualche riserva, da parte del Direttore della Pinacoteca Nazionale di Siena Axel Hémery che ha deciso di concedere “L’Annunciazionedi Ambrogio Lorenzetti del 1344, un capolavoro che si distingue per il suo stile artistico unico, il suo uso del colore e la sua affascinante storia e che rimane una fonte di ispirazione e ammirazione per gli amanti dell’arte in tutto il mondo.
“L’arte senese è adorata in America e in Inghilterra, cioè all’estero stravedono giustamente per l’arte senese da sempre – spiega Axel Hémery, Direttore della Pinacoteca Nazionale di Siena – e quindi quando ci hanno richiesto varie opere, prima ho iniziato una trattativa un po’ dura, un po’ lunga per concedere alla fine un’opera, un’opera molto importante che è “L’Annunciazione” di Ambrogio Lorenzetti, che sarà presente nelle due tappe del Metropolitan Museum di New York e della National Gallery di Londra”.
Le richieste di opere da prestare dalla Pinacoteca per questa mostra erano diverse, ma il Direttore Hémery ha concesso solo il dipinto di Lorenzetti perché rappresenti un incentivo per richiamare visitatori e amanti di arte a Siena, dove tutto è nato e continua a vivere.
“Sono musei di eccellenza e quindi ci sarà una presenza di bellissime opere, però continuo a dire che magari sarà un incentivo per venire a Siena, perché chi non viene a Siena non capisce il contesto – aggiunge ancora Hémery -. Quindi, nonostante tutta l’eccellenza di questa mostra, penso che tutti i visitatori dovranno venire a Siena per avere la vera esperienza dell’arte che è ovunque a Siena”.


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