Le contrade mettono a disposizione le proprie aree verdi per i campi estivi

Messi a disposizione dalle consorelle anche 17 computer da destinare alle famiglie per la didattica a distanza

Di Redazione | 15 Maggio 2020 alle 12:11

Le contrade mettono a disposizione le proprie aree verdi per i campi estivi

Gli spazi verdi delle contrade a disposizione della città. Le 17 consorelle hanno dato la loro disponibilità nel supportare quei genitori che, terminata la cosiddetta Fase 1, devono rientrare a lavoro senza poter contare in nessun aiuto per la gestione dei bambini durante le loro assenze.

“Le attività estive ludico ricreative si terranno negli spazi aperti che le contrade, che ringrazio per la disponibilità, hanno messo a disposizione – spiega il sindaco Luigi De Mossi – e saranno presidiate da operatori professionali con l’ausilio degli addetti ai piccoli delle contrade, che anche se non hanno una qualifica ufficiale hanno una grande capacità di relazionarsi con i bambini. Ovviamente il tutto si terrà nel rispetto dei protocolii che ci darà il governo”.

Ma le contrade non si sono limitate a questo. Ieri pomeriggio, infatti, la Giunta comunale ha recepito la disponibilità offerta dal Magistrato delle contrade di mettere a disposizione 17 computer da consegnare, in base a quanto verrà stabilito con successivo atto dirigenziale, alle famiglie che ne risultano sprovviste, in modo che i loro figli possano seguire le lezioni a distanza, così come i vari programmi scolastici messi in atto dai plessi durante la loro chiusura a causa della pandemia da Covid-19.

“Un supporto tecnologico indispensabile – dice l’assessore all’Istruzione Paolo Benini – per poter garantire a tutti gli studenti un normale e proficuo percorso didattico, affinché a nessuno sia preclusa la possibilità di studiare. Inoltre, sempre le contrade hanno messo a disposizione un elenco di esperti in informatica che, da remoto, o in presenza, aiuteranno quelle famiglie che hanno bisogno anche di un aiuto tecnico”.

Hanno dato la loro disponibilità nel supportare quei genitori che, terminata la cosiddetta Fase 1, devono rientrare a lavoro senza poter contare in nessun aiuto per la gestione dei bambini durante le loro assenze.

 



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