Le Scotte: i genitori non possono stare vicino al neonato in osservazione? La risposta dell'ospedale

Ha fatto discutere la situazione in cui si è ritrovata una coppia residente a grosseto: a causa dell'emergenza sanitaria, i neo-genitori non potranno stare vicino al figlio in osservazione per due settimane

Di Redazione | 29 Maggio 2020 alle 19:29

Le Scotte: i genitori non possono stare vicino al neonato in osservazione? La risposta dell'ospedale

Con un post su facebook una coppia residente a Grosseto ha evidenziato una problematica legata all’ospedale “Le Scotte” di Siena. Il 27 la donna ha partorito all’ospedale, ed il figlio dovrà stare per 2 settimane in osservazione senza genitori. Il motivo: le stanze per ospitare sono chiuse per via del covid-19. Questo è ciò che ha riportato il padre del neonato su facebook, di seguito le parole del post:

“Viviamo a Grosseto. Siamo a Siena, oggi dimettano mia moglie, ma il bimbo nato il 27, deve rimanere in osservazione per minimo 2 settimane. Come ci hanno detto, la mamma non può rimanere, perché sono state chiuse le stanze per Ospitare per via del COVID-19. Non hanno strutture convenzionate, qui a Siena. È l’unico modo è di fare tutti giorni avanti indietro da Grosseto a Siena. La mamma deve rimanere fuori ed entrare solo in orari di allattamento. Sono veramente deluso, in questo caso della sanità. […] Se qualcuno ha avuto una situazione simile, che ci possa aiutare. La mamma non può stare così distante dal bimbo. Lo stato d’animo è a pezzi.”

Approfondendo la questione con Le Scotte, il responsabile dell’ufficio stampa Andrea Frullanti ha spiegato la sua versione dei fatti: “Allora, come è noto, l’emergenza coronavirus, ha portato a tutelare l’ospedale per il rischio contagio e il covid-19 è sempre presente. Tutte le nostre attività inizieranno a tornare dalla normalità a partire dal 3 giugno. La famiglia del bimbo ricoverato non si è rivolta né al nostro Urp né al personale del reparto perché ci sono diverse strutture convenzionate con l’ospedale. Dopo la segnalazione della cosa, l’Aous sta cercando di fare il possibile per aiutare la signora, nonostante tutte le misure di prevenzione ancora attive per il Covid19.
A prescindere da questo poi sul nostro sito sono segnalate le strutture convenzionate, sia alberghi che affittacamere, che praticano riduzioni dal 10 al 30% per chi ne ha bisogno.”

La storia fortunatamente ha un lieto fine infatti la direzione dell’Aou Senese ha comunicato: “La signora non aveva segnalato a nessuno il suo disagio e quindi, ci siamo subito attivati.
L’Aou Senese si è immediatamente attivata per venire incontro alle necessità della mamma che è stata alloggiata all’interno del Dipartimento della Donna e del Bambino per stare vicina al suo bimbo.
Eventuali altre situazioni analoghe, in questa fase di transizione legata al covid, potranno trovare risposta anche nelle strutture ricettive individuate dall’ospedale e gratuite per le mamme.”



Articoli correlati