Lega compatta contro Montanari. “Via il Rettore". Salvini: "Gravi parole negazioniste"

Numerose le prese di posizioni di senatori e deputati del Carroccio contro il prossimo Rettore dell'Unistrasi

Di Redazione | 26 Agosto 2021 alle 18:23

Lega compatta contro Montanari. “Via il Rettore". Salvini: "Gravi parole negazioniste"

“Prima una componente della commissione pari opportunità della Regione Toscana – indicata dal Pd – plaude ai talebani, ora il rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari minimizza il dramma delle foibe. Dalla Toscana arrivano parole gravissime. È strano e preoccupante che Letta, sempre col ditino alzato e candidato nella Siena ferita dallo scandalo Pd-Mps, non apra bocca”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. Il Carroccio attacca compatto dopo le dichiarazioni del prossimo Rettore di Unistrasi sul giorno del Ricordo e le Foibe, rilasciate in un’intervista al Fatto Quotidiano.

“Durante i massacri delle foibe ventimila nostri connazionali furono torturati, assassinati e gettati in delle fenditure carsiche usate come discariche dalle milizie titine della Jugoslavia – aggiungono i senatori della Lega Rosellina Sbrana e Manuel Vescovi – La colpa: essere italiani. Un eccidio definito dal Presidente Mattarella ‘un orrore che colpisce le nostre coscienze’. Ancora oggi, però, c’è chi nega, per motivi totalmente ideologici, quanto accaduto. Le gravi considerazioni del Rettore Montanari sono vergognose. La negazione di una verità storica conclamata è quanto meno incompatibile col ruolo di cattedratico. Ci auguriamo siano presi al più presto provvedimenti contro queste dichiarazioni vergognose”.   

E così una nota i deputati della Lega in Toscana, Mario Lolini – coordinatore Toscana, Claudio Borghi, Maurizio Carrara, Donatella Legnaioli, Guglielmo Picchi, Manfredi Potenti, Edoardo Ziello. “Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ha negato il massacro delle foibe e la pulizia etnica di cui restarono vittime gli italiani del nostro confine orientale. Parole vergognose e prive di rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita per mano dei comunisti. Non è possibile che un individuo del genere ricopra un ruolo apicale all’interno di un’istituzione accademica negando la veridicità di una tragedia nazionale”.

 



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