L’offerta formativa dell’Università per Stranieri di Siena si arricchisce di un nuovo corso, quello di lingua e cultura neogreca. Il corso avrà luogo nel secondo semestre dell’anno accademico e mira a valorizzare il patrimonio storico e culturale ellenico, rafforzando il dialogo interculturale e le relazioni accademiche tra Università per Stranieri di Siena, il Consolato onorario di Grecia a Firenze e l’Associazione Borgo dei Greci di Livorno. Il corso offrirà agli studenti l’opportunità di approfondire la conoscenza del neogreco, una lingua chiave nel Mediterraneo, e di esplorare le sue connessioni con la cultura italiana. L’Università conferma così il proprio impegno statutario nella promozione del multilinguismo e della diversità culturale. Il corso è gratuito ed inoltre aperto a tutta la cittadinanza.
“Le lingue e le culture che si imparano alla Stranieri aumentano e aumentano secondo logiche che non sono quelle commerciali delle lingue più d’uso e più parlate, ma anche e soprattutto secondo una logica culturale – ha detto il Rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari -. Conoscere i nostri vicini, conoscere il Mediterraneo, conoscere una storia che ci appartiene e che ci appartiene. Non solo come le reminiscenze del greco classico, ma come un paese vivo che sta accanto a noi e che condivide con noi moltissime parti della vita attuale. Crediamo che sia un esperimento, un tentativo, offrire anche questa possibilità, sapendo benissimo che ci saranno delle lingue estremamente frequentate, alcune ovvie come l’inglese o lo spagnolo, altre meno come il coreano che è amatissimo. Ma è importante che ci siano anche altre lingue per l’importanza culturale che hanno e spero che altre se ne aggiungeranno”.
“Il corso è stato fortemente voluto dall’ateneo perché appunto apre finalmente ad una lingua che ha una storia millenaria e che è una lingua quindi che affonda le proprie radici nell’antichità, ma che è stata capace nel corso dei secoli di rinnovarsi sempre fino a giungere a oggi – ha sottolineato la professoressa Liana Trinci -. Quindi è una lingua che ci permette di aprire una finestra su una parte molto importante del Mediterraneo orientale e che quindi darà ai nostri studenti la possibilità di imparare questa nuova lingua e la cultura che, appunto, è sottesa a questa lingua che fa parte tra l’altro anche della cultura europea”.