Una serata carica di emozione, di ricordi e di visioni per il futuro. Nel cuore della settimana di festeggiamenti del Palio di luglio 2025, la Contrada dell’Oca ha accolto autorità, consorelle e contradaioli nel tradizionale ricevimento che precede la grande cena della vittoria. Un momento solenne e insieme familiare, che ha dato voce ai protagonisti di un trionfo destinato a restare nella storia.
Il Capitano Duccio Cottini, al suo primo Palio da esordiente, ha parlato con la passione e l’umiltà di chi sente il peso e la responsabilità di un’eredità straordinaria:
“Mi sento soddisfatto di un’esperienza che partiva da zero – ha detto – con tanta passione, determinazione e cuore. Nessuno può fare il fenomeno, ma se si rispettano le regole di base arrivano anche risultati insperati”.
Parole che si intrecciano al richiamo forte alla tutela delle tradizioni e della città: “Le contrade devono avere consapevolezza della loro responsabilità. Ogni scelta va fatta pensando alle conseguenze, perché tra qualche anno non ci si ritrovi con qualcosa che non è più il Palio che conosciamo”.

Il Governatore Claudio Laini, nel suo discorso, ha sorpreso e commosso citando Pericle e il celebre discorso agli Ateniesi del 431 a.C., attualizzandolo al presente:
“Si tratta di identità, spirito di appartenenza, dell’interpretazione che un popolo deve dare agli input dei propri dirigenti. È un richiamo che trovo sempre opportuno ribadire, anche oggi”.
Infine, gli applausi più calorosi sono stati per Giovanni Atzeni, detto Tittia, fantino di una vittoria che ha il sapore di un destino scritto: “L’Oca mi ha cresciuto, mi ha insegnato a vincere il Palio di Siena. Siamo alla quarta vittoria insieme, e io ci vedo un futuro bellissimo. Altri fantini hanno vinto più di me, ma perché non provare a superarli?”.

Un abbraccio, quello tra l’Oca e il suo popolo, che non conosce fine. E che in queste serate di festa sa rinnovare la magia del Palio, tenendo vive le radici di Siena e la sua anima più vera.