Lojudice a Siena Tv: "Ho chiesto a Papa Francesco di venire a Siena. Ci organizzeremo a emergenza finita"

Il neo cardinale si racconta a 360 gradi a Siena Tv e rivela "il Papa vorrebbe incontrare da vicino Santa Caterina"

Di Redazione | 3 Dicembre 2020 alle 14:28

Lojudice a Siena Tv: "Ho chiesto a Papa Francesco di venire a Siena. Ci organizzeremo a emergenza finita"

Intervista a 360 gradi, per la trasmissione “Siena in Primo Piano”, al neo cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa e Montalcino. L’emozione per l’elevazione al rango cardinalizio nel concistoro del 28 novembre, la nascita della vocazione a Roma e una lucida riflessione sulla chiesa di oggi e sui problemi che l’attanagliano. Con un importante annuncio finale.

“Il concistoro è stato un momento di grande intensità e di grande familiarità – esordisce Lojudice ai nostri microfoni – come ho saputo della nomina? Ascoltando l’Angelus. La modalità non mi ha stupito perchè Papa Francesco spesso ha fatto nomine così, improvvisamente. La cosa divertente è che ci eravamo incontrati una settimana prima a Roma, poi la grande sorpresa”.

Come è nata la vocazione: “Ho un ricordo sereno della mia infanzia – spiega Lojudice – negli anni del liceo ho iniziato a pormi le prime domande. Già partecipavo alla vita della parrocchia del quartiere dove sono cresciuto a Roma, poi grazie alla presenza del sacerdote mi sono posto delle domande che andavano nella direzione della possibilità di fare un percorso di discernimento, che aveva l’orizzonte di entrare nel seminario di Roma, dove sono arrivato molto titubante, una volta finito il liceo classico. Quale chiesa sognavo? Giovane. Mi piaceva l’idea di aiutare la chiesa ad essere giovane. Vedevo sempre questi personaggi anziani e monolitici, venivo da un esperienza di parrocchia diversa”.

La chiesa oggi: “Ha bisogno di tante cose – afferma il cardinale – di consapevolezza, di radicalità, di non dispersione della spiritualità nei canali che offre oggi questo mondo. I tanti scandali? La chiesa è fatta di essere umani, non è una realtà astratta. Non credo che i problemi siano inevitabili, è proprio questo il tentativo di Papa Francesco, fare in modo che certe cose non siano inevitabili. Ma dobbiamo mettere in conto che c’è qualcuno che purtroppo non vive correttamente, in modo non giusto, o si fa trascinare” è l’amara constatazione.

L’emergenza attuale e la fede: “L’isolamento è la condizione peggiore. Vorrei però che la gente tirasse fuori gli aspetti migliori dall’emergenza, un senso per cui le cose vanno affrontate con profondità” è l’auspicio di Lojudice.

Il Natale alle prese con la pandemia: “C’è un dialogo in corso tra Governo e conferenza episcopale, spero si trovi una soluzione intelligente. Abbiamo già vissuto la Pasqua online, mi auguro che non ci siano altre scelte bizzarre. Non contrappongo però i problemi sanitari con la fede, sono due cose distinte. Niente ci può separare dall’amore per Cristo, nemmeno il virus” assicura.

Lojudice infine annuncia: “Mi auguro che il Papa venga a Siena, gliel’ho chiesto – rivela – vorrebbe incontrare da vicino santa Caterina. Lo farà quando sarà possibile una visita normale. Usciti da questa situazione ci organizzeremo per far sì che questo avvenga”.



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