De Mossi pronto a mettersi al lavoro: da lunedì apre il tavolo
Inizia sotto la Porta del Duomo Nuovo, quel Duomo che era il grande sogno dei senesi e che non è stato mai realizzato, il cammino di Luigi De Mossi verso le elezioni amministrative. Inizia con una “dichiarazione”, come aveva specificato nell’invito, che non comprende contraddittorio ma che illustra a tutto tondo quello che sarà il suo prossimo percorso. Dodici minuti di monologo (che RadioSienaTv trasmetterà nei suoi programmi) nei quali De Mossi spiega che la sua intenzione è incontrare chiunque voglia confrontarsi con lui “centrodestra, centrosinistra, tutti…”, senza censure per nessuno.
“Ai cittadini chiedo di guardarsi dai guardoni della politica. Valuterò e mi confronterò, perchè serve uno sforzo di tutti, senza censure e pregiudiziali”, spiega De Mossi che continua: “Non ho mai avuto tessere di partito. Credo che un civismo trasparente, solidale ed inclusivo sia la formula per governare la città, per trovare un percorso con il quale Siena ritrovi la sua dignità”.
Una dichiarazione di disponibilità che ancora non è candidatura. “Non ho ancora fatto incontri con tavoli – spiega – e ringrazio le persone che hanno pensato a me per questo ruolo. Ho dato la mia disponibilità a valutare ma il tavolo si aprirà solo lunedì prossimo e solo dopo potremo dire se la mia persona sarà ritenuta quella giusta. Da parte mia l’impegno ad un doppio percorso, quello con il tavolo e quello con i cittadini, che voglio incontrare e dai quali voglio capire le esigenze di tutta la città. Se le esigenze di queste due componenti con me si coniugheranno, bene, altrimenti non mi riterrò offeso. Non voglio essere tirato per la giacca ed avere lacci e laccioli. Ognuno potrà dire liberamente quello che pensa, perchè il tempo del pensiero unico è finito”.
Per rispondere alle dichiarazioni delle ultime ore di Martinella e di Eugenio Neri, De Mossi, senza fare riferimenti precisi, spiega che “alcune componenti civiche non condividono il mio nome e lo ritengo legittimo, ma le invito a partecipare al tavolo con animo trasparente, e solo dopo valutare. Venga anche chi è stato protagonista della scorsa campagna elettorale come opposizione, ma senza preclusioni sugli altri che non ci possiamo permettere. Dobbiamo guardare al futuro, perchè per giudicare il passato ci sono altri luoghi”.
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