Amici, musicisti, appassionati, autorità, semplici cittadini. Tutti hanno portato un saluto a Franco Caroni, scomparso per un malore improvviso due giorni fa ed il cui feretro questa mattina è stato esposto nella chiesa della sua contrada, la Tartuca. Sulla bara c’era la bandiera della Tartuca, ma anche il suo meritato Mangia d’Oro. Commozione ma anche serenità, quella che la musica si porta dietro, hanno accompagnato l’ultimo viaggio di quell’uomo visionario che è riuscito realizzare un sogno: far nascere a Siena un’università di musica jazz.
“Abbiamo avuto l’onore di avere un tartuchino ispiratore di un progetto come quello di Siena Jazz – ha detto Antonio Carapelli Priore della Tartuca -. Un personaggio di spessore culturale, un modello da seguire. La sua memoria rimarrà sempre tra di noi come un punto di riferimento per tutto quello che dovrà essere fatto a livello culturale, a Siena e nella nostra contrada”.
“Un compagno di scuola, eravamo insieme alle elementari. Ci legava un rapporto di amicizia e di stima reciproca, eravamo anche ‘vicini di casa’, dato che la sede di Siena Jazz e quella della Banda Città del Palio sono nella stessa parte in Fortezza”, ha ricordato Maurizio Bianchini”.