Macrì (Estra): "La multiutility per dire basta alle aziende che non appartengono al territorio"

Sul tema della multiutility domani si svolgerà, a Palazzo Patrizi a Siena, un incontro organizzato da Fratelli d'Italia

Di Redazione | 14 Settembre 2023 alle 16:31

L’idea di una multiutility non è più rinviabile per la Toscana e per le tasche dei suoi abitanti. In modo particolare è la Toscana sud est che si deve attrezzare per fare in modo che i costi di energia, acqua e rifiuti non vadano sprecati ma che rimangano sotto forma di investimenti e servizi sul territorio. Ad anticipare quello che sarà il succo del discorso dell’incontro organizzato da Fdi a Palazzo Patrizi su questo tema, è Francesco Macrì attuale presidente di Estra, nonché responsabile nazionale di Fdi per le risorse energetiche.

“La Toscana è da oltre trent’anni terra di conquista – ha detto Macrì – colonizzato da aziende straniere per esempio a Siena l’Acquedotto del Fiora è gestito dal Gruppo Acea di Roma e dal gruppo Suez che è francese. I cittadini che pagano la bolletta dell’acqua devono sapere che metà dell’importo che pagano va ad aziende che non necessariamente re investono sul territorio”.

“Trovo assurdo che una regione come la Toscana debba farsi colonizzare da aziende che non appartengono al territorio. Dobbiamo esprimere autonomia e indipendenza. I servizi pubblici non fanno più come negli anni Novanta, economia di assistenza, ma un’economia che si basa su grandi investimenti che danno sviluppo e lavoro”.

Quali sono le aziende che oggi mettendosi insieme possono dare vita ad un gestore di queste dimensioni e con certe capacità di investimento?

“Estra, Alia e Publiacqua possono dar vita ad una struttura articolata e importante: una multiutility che diventi protagonista a livello nazionale. Mettiamo da parte egoismi e campanilismi, a vantaggio della Toscana stessa”.



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