Ecco quando è stato avviata la procedura del Codice Rosa per maltrattamenti e abusi
In cinque anni, dal 2012 al 2016, sono stati 14.221 gli accessi per Codice Rosa nei pronto soccorso degli ospedali toscani. I dati aggiornati sono stati presentati dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel corso di una conferenza stampa alla vigilia dell’8 marzo.
Si tratta dei dati relativi all’anno 2016, dai quali emerge che Siena, con la sua Asl e la sua Azienda Ospedaliera Universitaria, ha i numeri tra i più bassi della Toscana.
Una statistica che però non deve indurre a toni trionfalistici ma piuttosto ad una riflessione: siamo certi che a Siena sia stato fatto tutto il possibile per far emergere i casi di maltrattamenti ed abusi? E siamo certi che sia stata avviata la procedura del Codice Rosa in tutti i casi in cui si è sospettato di essere di fronte ad una possibile vittima? (GUARDA codice rosa dati 2016)
A Grosseto, da quando il Codice Rosa è stato attivato, i reati di maltrattamento e abusi scoperti sono triplicati. Non sono aumentati, sono stati solo, finalmente, venuti alla luce e denunciati.
In provincia di Siena, nel 2016, per quanto riguarda gli adulti sono stati registrati 131 accessi al Codice Rosa dall’ex Asl Siena (128 maltrattamenti, 3 stalking), mentre dall’azienda ospedaliera universitaria gli accessi sono solo 28 (19 maltrattamenti, 8 abusi, 1 stalking).
Per quanto riguarda invece i minori, gli accessi al Codice Rosa dalla ex Asl Siena sono stati 10, 9 per maltrattamenti e 1 per abusi, mentre dall’ospedale sono stati solo 3 per maltrattamenti.
Da sottolineare che la maggior parte di attivazioni sono state per cittadini italiani (19 italiani, 9 stranieri tra i maggiorenni, 2 italiani ed 1 straniero tra i minori)
Il Codice Rosa in Toscana, cinque anni in aiuto delle vittime di violenza
Nel 2016, gli accessi per Codice Rosa nei pronto soccorso degli ospedali toscani sono stati in tutto 3.451, di cui 2.938 adulti, nella stragrande maggioranza donne (2.802 maltrattamenti, 111 abusi, 25 stalking) e 513 minori (439 maltrattamenti e 74 abusi). Nel 2015 gli accessi erano stati 3.049: 2.623 adulti e 426 minori. Vedi il report.
Il Codice Rosa è un progetto della Regione Toscana, sviluppato a seguito dell’esperienza positiva realizzata dalla Asl 9 di Grosseto (dove il Codice Rosa è in funzione dal 2010). E’ rivolto alle persone che accedono alle strutture di pronto soccorso per essere curate: uomini e donne, adulti e minori, vittime di maltrattamenti, abusi e discriminazioni sessuali. Il progetto regionale, che prevede il coinvolgimento interistituzionale e delle associazioni, ha preso avvio dal 2012 e si è sviluppato gradualmente fino alla completa diffusione, avvenuta nel 2014, in tutte le aziende sanitarie toscane.
Il percorso parte da una stanza dedicata all’interno del pronto soccorso, nella quale accedono tutti gli specialisti che dovranno visitare la/il paziente. Il suo punto di forza è una task force interistituzionale, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali di Polizia giudiziaria impegnati in un’attività di tutela delle fasce deboli della popolazione, quelle che possono essere maggiormente esposte a episodi di abuso e violenza: donne soprattutto, ma anche minori, anziani, persone vittime di abusi e discriminazioni sessuali. L’intervento congiunto di questa task force permette di prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della riservatezza.