Due professioniste dell’ospedale le Scotte di Siena sono state rinviate a giudizio oggi in relazione alla morte di Anna Lopareva, la 38enne che perse la vita al policlinico per le complicazione successive a un parto cesareo che dette alla luce una bambina. Il caso è risalente al giugno 2019, con la famiglia, che distrutta dal dolore, fu fermamente convinta dell’imperizia del personale medico e si rivolse subito all’autorità giudiziaria per fare chiarezza. L’inchiesta aperta aveva ipotizzato le responsabilità in capo a circa 6 sanitari, e successivamente l’incidente probatorio, che indicò fra le possibili cause una emorragia non trattata tempestivamente, ha ristretto il novero a tre elementi, due ginecologhe e una anestesista. Oggi il gup ha determinato il non luogo a procedersi per una ginecologa rinviando al contempo a giudizio un’altra professionista e l’anestesista, col dibattimento che si aprirà a metà settembre. L’accusa per entrambe è di omicidio colposo.
L’istruttoria sviscererà la complessa e delicata vicenda, in aula saranno presenti gli eredi come parti civile. Il marito, in una lettera pubblica, spiegò l’esigenza di andare fino in fondo “per fare in modo che altri genitori non si trovino nella stessa situazione e perché ai nostri giorni, un evento felice e meraviglioso quale quello della nascita di un figlio, non si trasformi in una tragedia di incommensurabile dolore solo per negligenza o superficialità di alcuni medici”.
C.C
