A poche ore dalla notizia della firma, da parte del Prefetto di Siena Matilde Pirrera, per i primi due provvedimenti di “prevenzione collaborativa” in due aziende edili della provincia di Siena, considerate a rischio infiltrazioni mafiose, il presidente di Ance Siena Giannetto Marchettini commenta positivamente questa azione di controllo sul territorio e sottolinea come anche l’ANCE farà la sua parte.
“Siamo ben contenti – esordisce Marchettini – che ci sia un controllo sano, prometto, nonostante non sia facile, che anche attraverso l’osservatorio della Cassa Edile, insieme a Guardia di Finanza e ispettorato si possano segnalare le aziende anomale”.
Una difficoltà continua per l’edilizia, messa a dura prova soprattutto dopo lo stop dei bonus edilizi e la mancata erogazione dei crediti statali che spingono le aziende a rifugiarsi in situazioni poco chiare e a rischio. “Visti gli interessi economici in ballo questo è un settore dove ritornano gli appetiti, e riparte la filiera della malversazione – sottolinea Marchettini – c’è una parte sana che ne beneficia, ma la nostra zona è colpita da alcune infiltrazioni e penso alla criticità dei crediti non risolta. Alcune imprese non riescono più a cedere i bonus nel cassetto fiscale e possono cadere nella tentazione di cederli a chi offre certe condizioni, senza accertare la provenienza denaro. E succede così che qualche impresa ci capita nel mezzo nel tentativo di salvarsi, per questo chiediamo provvedimenti governativi come la proroga del superbonus, in scenari con problemi economici arriva chi ha soldi da investire”.