In un’intervista rilasciata dal suo studio a “Voci dalle Lastre” di Alessandro Pagliai, l’artista senese Tommaso Andreini ha offerto una panoramica sull’opera realizzata per il Balestro del Girifalco di Massa Marittima. Questo incarico ha rappresentato per Andreini l’occasione per un’immersione profonda nella storia di Massa Marittima. L’artista ha raccontato di aver svolto un’attenta ricerca storica, necessaria per cogliere l’essenza della città che quest’anno celebra gli 800 anni dalla nascita del libero comune. La sua opera dunque non è solo un vessillo, ma diventa una narrazione visiva che rende omaggio alle origini della città. Il 14 agosto sapremo il Terziere che vincerà il Drappellone dipinto da Tommaso Andreini.
A luglio del 2016 il suo Drappellone, dipinto per il Palio di Siena andò nella Lupa. Nel dialogo di fatto non poteva mancare un riferimento al Palio di Siena, un tema sempre vivo nel cuore dell’artista senese. Andreini ha colto l’occasione per affrontare una questione spesso dibattuta: perché un pittore non viene richiamato a dipingere il Palio più di una volta? L’artista ha sottolineato che in passato grandi nomi hanno avuto questo onore più volte, e ha concluso che non esiste una regola scritta che impedisca a un pittore di tornare a dipingere il drappellone.
L’intervista di Alessandro Pagliai a Tommaso Andreini ha così messo in luce la figura di un artista profondamente legato alle radici, ma con uno sguardo rivolto al futuro, dimostrando come la tradizione possa essere onorata e rinnovata attraverso una visione artistica personale e consapevole.