Migranti a piedi sulla Siena Grosseto per andare alla fermata del bus. "Abbiamo paura, ma non abbiamo altra scelta"

Succede più o meno all’altezza di Ponte a Macereto, tantissime le segnalazioni degli automobilisti

Di Simona Sassetti | 25 Settembre 2023 alle 20:00

Camminano lungo la carreggiata e attraversano la Siena – Grosseto, sempre trafficatissima. Hanno paura, ma non hanno altra scelta. Sono più di duecento i migranti che ogni giorno devono percorrere questa strada per raggiungere i mezzi pubblici dal Cas che si trova all’altezza di Ponte a Macereto, ricavato nei locali di un hotel chiuso da tempo.  “Questa è la via più semplice dove però non è permesso andare a piedi – raccontano alcuni ragazzi originari del Pakistan – , perché non c’è passaggio pedonale, se incontri la polizia infatti ti ferma e ti blocca perché non è permesso camminare. Solo che da qui approssimativamente la fermata del bus è ad un’ora e mezza di distanza”. “Serve una fermata dei bus qui – afferma anche un altro migrante presente nel Centro di Accoglienza Straordinaria – , perché è molto difficile per noi passare da lì, ma la fermata è molto lontana da qui”. Una fermata, quella lungo la Siena Grosseto, inutilizzata da tempo, come ha raccontato ai nostri microfoni un abitante della zona. “Non ci abita più nessuno, a parte me – racconta – prima venivano utilizzate dalla cittadinanza, adesso sono solo un pericolo”.  Molti per non passare dalla strada optano l’attraversamento dei boschi, lungo il fiume Merse, ma anche lì i rischi sono elevati, dovendo attraversare il fiume passando sopra ad un tronco. Sta diventando dunque sempre più necessaria una fermata vicino al centro di accoglienza. I gestori del Cas fanno sapere che nel 2014 è stata fatta richiesta di spostare la fermata dei bus di fronte al centro, ma ancora non c’è stata risposta.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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