Verrà da Siena il nuovo farmaco che permetterà di curare il Covid. Ne è convinto il presidente della Regione Toscana, dopo la visita che ha effettuato questa mattina insieme al ministro della sanità alla sede di Toscana Life Sciences, il polo tecnologico e della ricerca senese, voluto e finanziato nel 2005 dalla Regione Toscana.
Il presidente ha parlato della presenza del ministro come di un riconoscimento importantissimo per tutto il Sistema sanitario regionale e lo ha ringraziato per il doppio investimento (80 più 300 milioni di euro) che il Governo ha deciso di fare a Siena. Secondo il presidente ciò è potuto accadere perché il sistema sanitario regionale è ottimo, con un altissimo livello di ricerca e perché riesce a fare sistema grazie ad un’istituzione come TLS, una struttura che era destinata a chiudere e che oggi impiega 400 ricercatori ed è diventata un riferimento mondiale per la ricerca in campo farmacologico.
Del resto tutto ciò avviene nella Toscana dove si produce il 17% dei farmaci realizzati in Italia e che esporta il 70% di questa produzione. È qui che si fabbrica il 90% dei vaccini mondiali antimeningite e dove hanno sede i centri di ricerca delle grandi aziende italiane come Menarini, Kedrion, Abioca e Molteni.
Secondo il presidente TLS è l’unico centro in Italia che può vantare centinaia di brevetti farmaceutici e che può competere a livello mondiale con tutti i Paesi che stanno combattendo contro il Covid. Quella che arriva da Siena è quindi una notizia meravigliosa per tutti i cittadini che potranno avere una risposta scientifica e seria al loro bisogno di cure e di salute.
Da parte sua il ministro si è detto orgoglioso e ha espresso grandissimo apprezzamento per il lavoro che viene svolto dai ricercatori di TLS e che fa parte del contributo che l’Italia sta dando alla sfida mondiale contro la pandemia. Ha aggiunto che i dati relativi agli anticorpi monoclonali sono interessanti. La strada aperta è però quella che può portare ad un risultato positivo, ed è quindi un orgoglio che questi ricercatori operino su questo territorio.
A suo giudizio la logica che anima TLS è quella giusta, in equilibrio tra impresa, ricerca e logistica e capace di tenere insieme tutti questi ambiti. Ha poi ribadito che Il Governo ha stanziato 80 milioni di euro nel 2020 per finanziare le ricerche presso il polo senese e 300 milioni per il 2021, che continuerà a farlo con convinzione perché qui si gioca un pezzo importante della sfida contro il virus e che la sua presenza a Siena intende testimoniare la gratitudine per un lavoro che è ancora in corso.
Del resto il Covid continua ad avere numeri significativi e quindi non si deve abbassare la guardia, ma continuare ad usare le mascherine e il distanziamento sociale.
L’invito del ministro è stato quello di resistere, in vista dell’arrivo di un vaccino sicuro e di cure sicure, che si è augurato possano arrivare da TLS. Si è poi detto convinto che la sfida sarà vinta se continueremo a mettere in campo tutte le energie di cui disponiamo. Ha poi parlato del rischio che si sta per assumere con la riapertura delle scuole: un rischio controllato e governato.
Infine ha voluto sottolineare come negli ultimi 5 mesi il Governo ha investito nel sistema sanitario molto di più di quanto sia stato investito negli ultimi 5 anni affermando che occorre insistere su questa strada, chiudendo la stagione dei tagli alla sanità per aprire quella degli investimenti, perché quando si parla della salute dei cittadini deve essere questa a dettare i numeri delle tabelle excel degli stanziamenti.
Il presidente di Fondazione Toscana Life Sciences, da parte sua, si è detto onorato della visita del ministro della salute e del presidente della Regione, arrivata in un momento cruciale per lo sviluppo di TLS e dell’ecosistema territoriale delle scienze della vita e per l’evoluzione del progetto di ricerca su anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. L’incontro di oggi si è infatti concentrato, ha sottolineato, principalmente su questi temi, compresa la visita all’edificio candidato per la realizzazione dell’impianto di produzione di riferimento nazionale antipandemico, potenzialmente un asset strategico per l’intero Paese su cui la Fondazione TLS punta molto.