“Dopo la pandemia Siena può ricominciare a parlare al mondo, come ha sempre fatto, e farlo con una forza ancora maggiore”. Lo afferma il rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari, a Siena Tv, facendo il punto sul futuro della gestione culturale della città.
“Ci svegliamo tutti da questo torpore desiderosi di essere in presenza, in uno spazio pubblico – ancora il rettore – E se c’è uno spazio pubblico che trasmette bellezza, giustizia e democrazia quello è Siena, partendo dal fatto di essere costruita come un mosaico di 17 città, in virtuoso bilico tra dimensione locale e mondiale. Siena può rimanere fedele alle radici guardando anche al mondo. Spero che l’autonomia della Pinacoeca possa imprimere forza nuova, serve mettere a sistema le forze, in particolare per quanto riguarda il patrimonio culturale – assicura Montanari – Il Santa Maria della Scala come acropoli, luogo cardine per la ricerca, produzione di conoscenza, e successiva redistribuzione in chiave turistica, è un progetto ancora valido. Non dobbiamo dividerci”.