“Montemaggio. L’Eccidio, il processo”, mostra degli studenti del Liceo Artistico di Siena alle Stanze della Memoria

L’esposizione, visitabile fino al 10 giugno, raccoglie le opere realizzate dalle e dagli studenti della classe VB Arti Figurative Bidimensionali del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna”

Di Redazione | 26 Maggio 2025 alle 13:30

“Montemaggio. L’Eccidio, il processo”, mostra degli studenti del Liceo Artistico di Siena alle Stanze della Memoria

È stata inaugurata lo scorso 24 aprile 2025 la mostra “Montemaggio, l’Eccidio, il processo”, allestita presso i locali delle Stanze della Memoria in Via Malavolti 9, a Siena. L’esposizione, visitabile fino al 10 giugno, raccoglie le opere realizzate dalle e dagli studenti della classe VB Arti Figurative Bidimensionali del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” ed è il frutto di un percorso didattico di ricerca storica e rielaborazione creativa svolto durante tutto l’anno scolastico.

Il progetto, supervisionato dai docenti Giovanni Pala, Alice Leonini, Roberta Cancelli e Francesca Scheggi è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea “Vittorio Meoni”.

La mostra affronta uno dei momenti più tragici della memoria locale: l’Eccidio di Montemaggio, avvenuto il 28 marzo 1944, quando diciannove partigiani furono trucidati dalla milizia fascista della Guardia Nazionale Repubblicana. All’episodio, avvenuto durante i difficili mesi dell’occupazione tedesca, è poi seguito un processo, i cui atti sono stati alla base del lavoro storico e artistico dei ragazzi e delle ragazze.

Come afferma la prof.ssa Marta Batazzi, nel testo critico di presentazione, “Quasi tutte le opere in esposizione hanno la caratteristica di avere da qualche parte uno o diciannove papaveri, o comunque un richiamo alla loro intensa e accesa valenza cromatica che in alcune zone si addensa come una ferita. Inutile cercare accostamenti con la dimensione solare evocata dall’unità gioiosa di uomo e natura decantata dai coquelicots di Argenteuil, come stava a cuore all’Impressionismo francese, qui, il nostro fiore simbolo, si traduce in segno di libertà e solidarietà dell’uomo, di ribellione alla violenza e a qualsiasi forma di autoritarismo. Memoria di eventi passati, di luoghi, circostanze e immagini. Memoria di Resistenza.”

Le opere esposte ripropongono, attraverso la simbologia del papavero rosso presente in ciascuna di esse, una riflessione contemporanea su quei fatti, con l’obiettivo di preservare e condividere la memoria storica della Resistenza contro il nazifascismo. Ci consegnano multiformi punti di vista, ognuno secondo la propria specifica identità, l’esclusiva modalità del pensare e di fare ricerca artistica, su un capitolo vivo, tragico, di storia recente, che hanno assunto in sé uscendo dalla quotidianità della classe, per poi restituirlo in immagini emozionali o impulsive sulla superficie di una tela o di un foglio di carta. È un modo di giudicare e comprendere. Di comunicare.

All’inaugurazione della mostra era presente anche Luciano Ghezzi, ex studente dell’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna”, partigiano e testimone diretto di quei tempi. Il progetto didattico, conclusosi con la giornata inaugurale, è stato l’occasione per riflettere con le e gli studenti sul valore della lotta partigiana come fondamento della nostra democrazia.



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