Monteroni d’Arbia ha vissuto una mattinata di grande partecipazione con la Pink Parade, la camminata solidale organizzata insieme alla Fondazione Umberto Veronesi e promossa con passione da Laura Ceccarelli, referente volontarie della Fondazione e ideatrice dell’iniziativa senese.
Più di 3200 partecipanti hanno riempito le vie del comune in un appuntamento ormai atteso, che unisce prevenzione, ricerca e comunità.
Tantissime donne di tutte l’età hanno sfilato insieme, testimoniando un’unione che parla di solidarietà, consapevolezza e impegno civile.
“Se avessi fatto prevenzione, probabilmente la mia storia sarebbe stata diversa – ha raccontato Laura Ceccarelli con grande sincerità –. Ma è da lì che ho trovato la forza di impegnarmi. La ricerca mi ha salvato, ma la prevenzione resta il mio messaggio per tutte: fate prevenzione, perché può cambiare la vita”.
Durante la mattinata è stata inaugurata anche un’opera simbolica, voluta dagli organizzatori come memoria collettiva e come segno tangibile del percorso compiuto in questi anni.
Un’iniziativa che, come ha spiegato Ceccarelli, “resterà nei secoli a venire, come simbolo del nostro impegno e della nostra speranza”.
Dietro la riuscita della manifestazione, il lavoro silenzioso e costante di tante persone che da settimane curano ogni dettaglio, gli uomini che hanno garantito la sicurezza, le Bandidas che hanno aperto la camminata, e le aziende che hanno sostenuto il progetto.
Un vero lavoro di squadra che ha trasformato la Pink Parade in una festa della vita e della condivisione.
“Oggi Monteroni ha dato un messaggio forte – ha commentato Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia –. La Pink Parade non è solo un evento sportivo o benefico, ma un modo concreto per dire che la nostra comunità crede nella ricerca, nella prevenzione e nel valore della solidarietà. L’opera inaugurata oggi resterà come testimonianza di un territorio che cammina insieme, con determinazione e con il cuore.”
Un passo dopo l’altro, Monteroni d’Arbia ha ribadito che la ricerca non si ferma. E nemmeno la sua comunità.




















