Morte Berlusconi: petizione online a sostegno di Montanari, 10mila firme raccolte in poche ore

Di Redazione | 13 Giugno 2023 alle 16:34

Morte Berlusconi: petizione online a sostegno di Montanari, 10mila firme raccolte in poche ore

“Esprimiamo solidarietà e consenso per la scelta odierna del rettore Tomaso Montanari” di non esporre bandiere a mezz’asta nell’Ateneo per la giornata di lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi. E’ la petizione lanciata oggi sulla piattaforma online charge.org a sostegno del rettore dell’Università per stranieri di Siena, che ha raccolto 10mila firme in poche ore.

“Per una larghissima parte dei cittadini italiani, e non solo per questi, l’indizione da parte della presidenza del Consiglio del lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi risulta in stridente contrasto con le vicende che hanno segnato e caratterizzato la vita del personaggio – si legge nella petizione -, ben delineate dal professor Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, nella sua dichiarazione alla comunità”.

La decisione di Montanari ha fatto arrabbiare i partiti senesi del centrodestra, con prese di posizione che sono arrivate da Forza Italia e da Fratelli d’Italia, per voce del deputato Michelotti che ha addirittura invitato il Rettore alle dimissioni immediate.

“Un’università non è una Prefettura, non è un palazzo pubblico come gli altri – ha ribadito Montanari in un video diffuso tramite i suoi canali social in cui ribadisce la sua posizione e risponde a chi gli obiettava il mancato rispetto delle istituzioni -. E’ una comunità autonoma per costituzione, che ha un progetto educativo e che si rivolge a ragazzi e ragazze. Se noi ci inchinassimo alla figura di un uomo che ha vissuto nelle istituzioni dello Stato contro le istituzioni, che è stato condannato con sentenza passata in giudicato per frode fiscale, che è decaduto dal Parlamento della Repubblica per indegnità, i cui rapporti con ‘cosa nostra’ sono accertati, che ha pensato, detto e fatto cose delle donne che ripugnano alla coscienza civile, non avremmo più niente da insegnare nelle nostre aule. Avremmo smentito da soli ogni progetto di educazione alla cittadinanza, ogni progetto di formazione della persona”.



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