E se fosse il mondo delle sponsorizzazioni ai grandi club della “Siena che splendeva”, dal basket al calcio, e che all’improvviso non ha illuminato più la città, il possibile movente dell’omicidio di David Rossi?
Ripartirà da qui, da quel flusso di denaro che attraversava l’ufficio comunicazione del Monte dei Paschi, la nuova fase dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta. Un filone mai esplorato davvero fino a oggi, e che secondo il presidente Gianluca Vinci potrebbe essere la chiave per capire cosa sia accaduto il 6 marzo 2013.
All’indomani della perizia che ha escluso il suicidio, la Commissione punta dritta sullo scenario economico che circondava Rossi nei mesi precedenti alla morte. “Da gennaio inizieremo audizioni che riguardano soprattutto l’attività di David Rossi, cioè quella delle sponsorizzazioni. Il suo ufficio gestiva 50 milioni di euro l’anno”, spiega Vinci. A rendere ancora più rilevante questo filone è la totale assenza di controlli certificati da chi, all’epoca, doveva vigilare sui bilanci: “Il revisore dei conti ha testimoniato che nessuno verificava realmente quel denaro. Si controllavano solo i contratti e la corrispondenza degli importi. Ma parliamo di cifre molto rilevanti”.
Tra i primi convocati la Commissione ascolterà Flavio Tranquillo, autore di un libro sul fallimento della Mens Sana Basket: “Lo sentiremo non tanto per concentrarci su quella vicenda, ma perché era una delle squadre sponsorizzate dall’ufficio di David Rossi. Nel suo libro collega Montepaschi, Rossi e alcune attività critiche: vogliamo approfondire”. Ma non solo basket e calcio senesi che sulla maglia riportavano il logo Mps, sulla lente di ingrandimento anche una società di rugby lontana da Siena. Vinci non esita a collegare questo contesto economico al possibile movente: “Quello del denaro e delle sponsorizzazioni è un filo logico che può dare sia un significato sia un movente forte per un omicidio”. E aggiunge un elemento chiave: “Quando in un ufficio passano 50 milioni di euro l’anno, e la Guardia di Finanza ci dice che i due settori dove si concentra la maggior parte della falsa fatturazione e del riciclaggio sono proprio sponsorizzazioni e innovazione, è chiaro che dobbiamo valutare questa attività di Rossi”.
La Commissione è già al lavoro sull’’identificazione della “persona del vicolo”, ripresa dalle telecamere pochi istanti dopo la caduta di Rossi. “Le attività sono già in corso. Abbiamo dato mandato ai RIS di verificare la corrispondenza con un nominativo che è già stato reso noto”.
Sul piano tecnico Vinci affiderà ai periti un nuovo incarico cruciale: “Daremo un mandato al tenente colonnello Gregori e al dottor Manghi per verificare con una ulteriore perizia le modalità di uscita dalla finestra di David Rossi. Una ricostruzione che servirà a stabilire quante persone si trovassero nell’ufficio: “Dobbiamo capire se una sola persona o due persone possano aver fatto uscire il corpo più o meno conscio, e se altre lesioni siano compatibili con la fase dell’uscita. Questo per capire se nell’ufficio c’erano una o due persone quando David è caduto”.
Sul calendario dei lavori, il presidente conferma: “L’attività pubblica riprenderà a metà gennaio, con le audizioni del nuovo filone, tra cui quella di Tranquillo. Ma la Commissione non smette di lavorare: stiamo lavorando anche oggi”. Resta infine da capire come si muoverà la magistratura dopo la perizia “schiacciante” emersa dai lavori della Commissione. “Noi non siamo una procura. Noi cerchiamo la verità, che non è solo quella giudiziaria, ma quella che gli italiani devono sapere. Sta poi alla magistratura decidere se attivarsi. Certo, ce lo aspettiamo che si attivi la Procura di Siena. Ma sarebbe comunque un’attività parallela alla nostra, con obiettivi diversi”.