“La chiave di lettura di tutta la vicenda è sempre stata l’orologio. È da otto anni che lo diciamo”. Paolo Pirani, avvocato del fratello di David Rossi, Ranieri, parte da lì. Da quello che definisce il punto più evidente: “David è stato messo fuori dalla finestra, trattenuto almeno da due persone, e lo diciamo da otto anni”.
Oggi però, sottolinea Pirani, “lo dice anche la nuova perizia dei RIS” e lo avvalorerà la nuova perizia disposta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta bis, che ha chiesto un approfondimento ulteriore per valutare le possibili modalità di uscita di Rossi dalla finestra, se fosse in quel momento più o meno cosciente, quante persone si trovavano lì, e verificare anche le altre lesioni, non compatibili con la caduta, soprattutto quelle al volto. I consulenti utilizzeranno non un manichino ma una persona in carne e ossa, con lo stesso fisico e la stessa altezza di David Rossi, per misurarne le reazioni, la resistenza e le difficoltà, nel caso fosse stato stordito, parzialmente o totalmente, oppure cosciente. “Sono approfondimenti fondamentali dal punto di vista tecnico-scientifico – dice Pirani – ma partono finalmente da ciò che noi abbiamo sempre sostenuto”.
Il legale richiama un dettaglio che considera decisivo: “La caduta di David avviene con il braccio sinistro alzato. Una posizione che abbiamo sempre descritto come compatibile con una persona che appariva inanimata”. Da qui l’importanza di una nuova perizia chiamata a chiarire se Rossi fosse cosciente, stordito o incosciente nel momento in cui è stato messo fuori dalla finestra. “Bisogna capire quanto fosse cosciente David quando ha subito le lesioni e le ferite da parte di terzi, prima della caduta – spiega – . Perché qui non parliamo di ipotesi astratte: ci sono ferite non compatibili con la caduta, c’è un orologio rotto in un modo preciso e c’è una trattenuta”. Per Pirani il quadro è ormai chiaro: “Due indizi fanno una prova. Qui abbiamo l’indizio delle ferite incompatibili e quello dell’orologio, afferrato e strappato. A questo punto non si può più discutere di un altro reato se non dell’omicidio”.
Altro nodo centrale è quello delle presenze all’interno di Rocca Salimbeni. “È fondamentale capire quante persone fossero presenti in quell’ufficio – insiste -. Da sempre qualcosa non torna. Noi non possiamo accettare come atto di fede che nessuno abbia sentito nulla”. Pirani ricorda un passaggio spesso dimenticato: “La prima Commissione aveva individuato due soggetti che uscirono da una porta secondaria, ripresi da una telecamera. Eppure qualcuno aveva detto che non erano in banca. Evidentemente quel ricordo non era corretto”. “È impossibile – aggiunge – che nessuno abbia sentito rumori, una colluttazione, qualcosa. C’è un passaggio che manca e la nuova perizia può finalmente chiarirlo”.
Per l’avvocato del fratello di David Rossi si è arrivati a un punto di svolta. “Lo merita la famiglia, lo merita Siena. È arrivato il momento che la Procura apra un fascicolo per omicidio sulla morte di David Rossi”. E va oltre: “Quella che ci è stata raccontata per anni non può essere la verità storica. Bastava mettere insieme i pezzi del puzzle”.
“Poi ci sarà da capire perché David è morto – conclude Pirani- Se è stato ucciso perché voleva parlare con la magistratura, se si è trattato di un avvertimento finito male. Questo lo diranno le indagini”. Ma un passaggio, per lui, è ormai imprescindibile: “La Procura deve aprire d’ufficio un’indagine per omicidio. Anche se con otto anni di ritardo”.