Morte Papa Francesco, Lojudice: "La Chiesa non può tornare indietro, successore nel segno della continuità"

L'arcivescovo: "Io fra i papabili? Assolutamente no, tornerò presto a Siena"

Di Simona Sassetti | 21 Aprile 2025 alle 18:03

“Non mi sento fra i favoriti, ma siamo tutti papabili, nessuno si tirerà indietro”. Così il Cardinale Augusto Paolo Lojudice ha risposto ai cronisti sul nome del prossimo Papa, augurandosi: “la Chiesa non può tornare indietro, penso ad un successore in continuità”.

L’arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino parteciperà al suo primo Conclave e partirà da Siena proprio questa sera. “Sarà un momento forte – afferma -, così mi hanno detto i Cardinali che hanno partecipato in passato. Mi sento tranquillo, mi abbandonerò alla luce dello Spirito Santo. Con Papa Francesco è stato un pontificato ricco – sottolinea – con il primato assoluto dell’umanità. Ho perso un Papa e un amico. Io non avevo grandi caratteristiche da Vescovo, quando lui mi scelse mi disse: “tu non ti preoccupare”. Mi ha voluto sempre bene perché ci siamo ispirati a vicenda. Forse io gli ricordavo quello che ha fatto lui, privilegiando il tema degli esclusi e degli emarginati. Io sono stato un prete normale e un Vescovo di Dio. Dovunque sono stato ho provato a mettermi in ascolto del territorio e provare a dare delle risposte”.

“L’eredità che ci lascia è importante, ha voluto correre e ha fatto correre tanto la chiesa – aggiunge ripensando a quanto costruito in questi anni da Papa Bergoglio -, ci ha portato in situazioni che io pensavo ci volesse del tempo ad arrivarci, lui ha codificato e definito questo percorso. Una chiesa con un’indole missionaria. Credo che ci sarà continuità, io ho visto continuità anche fra Benedetto e Francesco. Ognuno con le sue caratteristiche. Magari il prossimo Papa avrà un temperamento diverso, ma secondo me ci sarà continuità”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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