Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto questo pomeriggio alla Camera per fare chiarezza sulla vicenda Mps-Mediobanca, sottolineando che le decisioni chiave sono state prese in piena autonomia dai vertici della banca senese. “La decisione di Mps sull’Opas su Mediobanca è stata presa dai manager della banca in maniera autonoma e noi, come azionisti, abbiamo preso atto – ha affermato Giorgetti -. Il ministero non ha esercitato alcuna ingerenza o pressione nelle diverse interlocuzioni con i rappresentanti del sistema creditizio”.
Il ministro ha anche chiarito le modalità della recente cessione delle quote del Mef in Mps, avvenuta a novembre 2024. La gestione degli ordini degli investitori è stata affidata direttamente a Banca Akros, scelta per garantire “le migliori condizioni per la dismissione delle quote, permettendo un maggior introito per le casse dello Stato”. Giorgetti ha precisato che il Mef non ha conosciuto né il numero degli investitori né la modalità di selezione prima della presentazione del book finale.
“All’esito del bookbuilding, Banca Akros ha illustrato al Mef la composizione degli ordini raccolti – ha spiegato Giorgetti –. A fronte di ordini raccolti per oltre due volte il book e un premio superiore al 5% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Mps, il Mef, su proposta del bookrunner, ha deciso di esercitare la facoltà di incremento dell’offerta, portandola dal 7% al 15% del capitale sociale, e di assegnare le azioni agli investitori istituzionali che avevano trasmesso ordini con il prezzo più alto”.
L’informativa di Giorgetti intendeva chiarire le dinamiche sia della scelta strategica di Mps su Mediobanca, sia della gestione della vendita delle quote statali, sottolineando la piena autonomia delle banche e l’assenza di pressioni ministeriali.