Mps, il Mef frena sull'uscita dello Stato da Rocca Salimbeni

A dettare la linea il ministro Giorgetti: "Risolveremo senza farci dettare i tempi da nessuno e tanto meno dalla fretta per quanto riguarda il sistema bancario"

Di Redazione | 4 Settembre 2023 alle 12:34

Niente fughe in avanti per l’uscita dello Stato dal Monte dei Paschi. Sarà il governo a decidere come e quando il dossier Rocca Salimbeni si chiuderà. Il ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, dopo giorni di botta e risposta all’interno della stessa maggioranza, detta la linea e ricompatta il fronte: “Risolveremo senza farci dettare i tempi da nessuno e tanto meno dalla fretta per quanto riguarda il sistema bancario”.

Il ministro non fa nomi ma il riferimento alla partecipazione nell’istituto senese è evidente. Dopo aver aperto alla vendita del suo 64,2% del capitale, nella maggioranza si sono manifestate alcune crepe, con Forza Italia in pressing e la Lega in frenata. Solo 24 ore prima il presidente di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani era stato chiaro: “Su Mps si deve procedere alla privatizzazione, lo Stato non deve fare il banchiere. Prima si fa meglio è”, aveva detto.

La Lega era però immediatamente intervenuta per mostrare il suo diverso punto di vista: “Non è all’ordine del giorno. Il governo ha il dovere di approfondire i dossier e discuterne attentamente e riservatamente”, aveva puntualizzato a stretto giro Alberto Bagnai, vicepresidente della commissione Finanze della Camera e responsabile economico del partito. “Le modalità e la tempistica la può stabilire meglio il ministro Giorgetti che ha la contezza come potrebbe essere recepita dal mercato” è stata poi la chiosa del ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

Il Monte dei Paschi capitalizza in Borsa 3,2 miliardi, con la quota del Tesoro che vale poco più di due miliardi a fronte dei 7 investiti tra ricapitalizzazione precauzionale nel 2017 e aumento di capitale nel 2022.



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