Nell’indagine della Procura di Milano sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps il ministero dell’Economia e delle Finanze “non è oggetto di accertamento, non è una persona fisica e non può commettere reati”.
È quanto viene riferito in ambienti giudiziari milanesi a proposito dell’inchiesta in cui sono indagati l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin Francesco Milleri e l’ad del Mps, Luigi Lovaglio. Secondo inquirenti ed investigatori il ruolo del Mef è stato “significativo” in uno dei 5 punti del presunto concerto occulto contestato nell’inchiesta ma non è oggetto di indagine.
Intanto è stato un inizio di settimana difficile per Mps a Piazza Affari, con gli investitori che continuano a vendere il titolo in scia ai dettagli che stanno emergendo dall’inchiesta sulla scalata a Mediobanca, per la quale sono indagati con le accuse di manipolazione di mercato e ostacolo all’attività di vigilanza l’ad del Monte, Luigi Lovaglio, il presidente di Delfin, Francesco Milleri, e l’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone.
Il titolo della banca senese, alla terza seduta negativa, cede il 3,2% a 7,9 euro, collocandosi in fondo al Ftse Mib.