Multiutility Toscana, 2,5 mld investimenti in cinque anni senza aumento capitale e ricorso alla quotazione in borsa

Il progetto, interamente basato su una crescita interna senza necessità di aumenti di capitale o quotazioni in borsa, pone la sostenibilità al centro della propria strategia

Di Redazione | 7 Luglio 2025 alle 19:30

Multiutility Toscana, 2,5 mld investimenti in cinque anni senza aumento capitale e ricorso alla quotazione in borsa

Un ambizioso piano industriale quinquennale da due miliardi e mezzo di euro è stato presentato oggi dalla Multiutility toscana, nata dall’integrazione di Alia ed Estra. Il progetto, interamente basato su una crescita interna senza necessità di aumenti di capitale o quotazioni in borsa, pone la sostenibilità al centro della propria strategia.

Tra gli obiettivi principali entro il 2029 spiccano: un incremento di oltre il +300% nelle materie rigenerate immesse sul mercato, una produzione di energia verde che supererà i +757.000 MWh, e una riduzione del -30% delle emissioni di CO2 dai mezzi aziendali grazie a un’ampia digitalizzazione.

Nel dettaglio, gli investimenti si suddividono in tre aree chiave:

  • Energia: Ben 1,1 miliardi di euro saranno dedicati allo sviluppo di fonti rinnovabili, con la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici. La Multiutility si impegnerà inoltre sul fronte delle smart cities, prevedendo l’installazione di oltre 25.000 nuovi punti luce e 2.900 telecamere di videosorveglianza.
  • Acqua: Circa 900 milioni di euro verranno destinati al potenziamento delle reti idriche, migliorando la resilienza climatica e implementando sistemi di depurazione avanzata. Saranno realizzati nuovi impianti per la rimozione di sostanze inquinanti, inclusi i PFAS, dalle acque potabili.
  • Rifiuti: Un investimento di 500 milioni di euro mira a modernizzare il ciclo dei rifiuti, accrescendo l’autosufficienza impiantistica e spingendo sulla raccolta differenziata attraverso l’estensione del cassonetto intelligente e l’introduzione di sistemi di misurazione puntuali per il passaggio alla tariffa corrispettiva (Taric).

Il Presidente Lorenzo Perra ha sottolineato che si tratta di “un piano industriale che prevede una crescita endogena, quindi tutta fondata sulla capacità di crescere delle singole componenti che oggi sono questa vasta famiglia di cui Alia-Plures è capofila“. Ha ribadito che il piano non prevede aumenti di capitale, ma si baserà interamente sulla “capacità di finanziamento degli investimenti attraverso i flussi di cassa propri e attraverso il ricorso al debito, come è stato fatto anche nel passato”.

Dalla sua nascita nel 2022, la Multiutility ha visto il proprio valore (Equity Value) aumentare da 1 a 1,2 miliardi di euro in soli tre anni, con una previsione di crescita fino a 1,8 miliardi di euro e un EBITDA pro forma atteso in aumento da circa 400 a 658 milioni. Nonostante un previsto aumento del debito di circa 900 milioni, i vertici delle due società hanno rassicurato sulla sostenibilità dell’operazione, grazie al significativo incremento del margine operativo lordo.

Foto da pagina Facebook Alia Servizi Ambientali



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