Muro a rischio crollo in via Fiorentina, la situazione

Di Redazione | 15 Novembre 2018 alle 11:51

Muro a rischio crollo in via Fiorentina, la situazione

Se ne è discusso nel Consiglio comunale di oggi

A seguito dell’interrogazione presentata lo scorso Consiglio comunale relativamente alla pericolosità della circolazione in via Fiorentina, a causa del cedimento del muro di cinta di pertinenza dell’ex Hotel Villa Patrizia, il sindaco Luigi De Mossi ha fatto la seguente comunicazione.

“Sia l’assessore ai LL.PP. Massimo Sportelli sia il collega all’Urbanistica Francesco  Michelotti e, in parte il sottoscritto, ci siamo attivati presso il curatore fallimentare che ci ha dato una serie di informazioni, ovviamente pubbliche. Il comparto di cui stiamo parlando, che comprende anche il muro perimetrale che è stato oggetto della legittima e giusta attenzione, è all’asta giudiziaria e non riescono a venderlo nelle forme previste per un motivo molto semplice: ci sono alcuni beni, segnatamente una piscina, che sono risultati abusivi. Hanno venduto altre piccole porzioni, di cui non c’è stata fornita l’entità economica. Per quanto riguarda questa posizione, il curatore avrebbe chiesto, nella massima trasparenza di questa Amministrazione, la possibilità di chiedere la sanatoria della piscina. Per sanare una piscina di questo genere (fortunatamente stiamo parlando di una procedura a evidenza pubblica, quindi ci sarà la massima trasparenza), l’iter prevede per la sanatoria la doppia conformità, quindi non soltanto la conformità per quanto riguarda il nuovo strumento, ma anche per quello precedente. Su questo stiamo ancora valutando perché non so se sarà possibile farlo. Ove fosse possibile, visto che fortunatamente, come ho detto prima, si parla di un’asta pubblica nella quale non ci sono motivi particolari per l’acquisto di questo bene, potremmo risolvere il problema sanando la posizione, ove la legge lo consenta. Questo permetterebbe di raggiungere, da parte della curatela, una provvista economica per la quale si sarebbero impegnati a queste condizioni non ricattatorie per avere una disponibilità economica nell’effettuare quel legittimo intervento per la riapertura della strada”

“Ho predisposto personalmente una lettera con la quale scriviamo al curatore per sollecitare questo tipo di intervento, indipendentemente dal procedimento di approvazione, che sarà lungo e non breve, per risolvere questo problema che è stato, giustamente, sollevato in questo consesso. Questo è lo stato dell’arte per quanto riguarda la strada. Stiamo anche valutando, per evitare danni erariali, se è possibile fare un nostro intervento per poi rimettere il conto alla curatela fallimentare. Anche questa è un’altra opzione. Sinceramente, proprio per un problema di bilancio, preferirei far intervenire loro direttamente per due ordini di ragioni: il primo è perché si opera in una proprietà che non è la nostra e, quindi, con tutti i problemi del caso nell’eventualità di un lavoro che non fosse a regola d’arte, non per colpa dell’Amministrazione, ma perché capita che i lavori non riescano bene. Il secondo profilo è perché, ovviamente, dal punto di vista del bilancio queste somme andrebbero recuperate, ma non sappiamo i tempi e i modi delle stesse, fermo restando il problema della sanatoria”.



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