Nel 2023 oltre 2000 aggressioni a sanitari Toscana

Dati e progetti presentati nel corso della Terza Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei confronti degli Operatori Sanitari e Socio-sanitari

Di Redazione | 12 Marzo 2024 alle 19:35

“Nel 2023 in Toscana oltre 2mila casi di aggressione al personale sanitario, in incremento di qualche centinaio rispetto all’anno precedente”. E’ il bilancio tracciato dall’assessore alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini parlando con i giornalisti a margine di un convegno organizzato all’Università di Siena e in occasione della terza giornata nazionale di educazione e prevenzione sul tema. Se è vero che ad incrementare il numero delle segnalazioni è stata la maggior consapevolezza da parte degli operatori sanitari, resta un fenomeno da non sottovalutare.

In Toscana nel 2022 si erano registrati 1258 casi di aggressione, 935 verbali e 323 fisiche secondo quanto riportato in commissione sanità del Consiglio regionale da parte dell’osservatorio specifico istituito nel 2018. “Da quando registriamo questo fenomeno è una tendenza che cresce, lo vediamo ogni anno – ha ribadito Bezzini -. Ovviamente le aggressioni sono di diverse tipologie, fisiche o verbali; si denuncia e si registra molto di più di quanto non avveniva in passato quindi una parte è un aumento reale e una parte è dettato dall’incremento di denunce anche grazie al monitoraggio che stiamo facendo”. “E’ un fenomeno che va controllato, contrastato e prevenuto al tempo stesso” ha concluso Bezzini.

In particolare, secondo i dati dell’Osservatorio della Regione Toscana, istituito a fine 2018, nel 2023 si sono registrati 2.356 casi di cui 1.769 aggressioni verbali, 478 fisiche e 109 contro la proprietà. Le vittime maggiori delle violenze sono gli infermieri, con percentuali che variano da azienda ad azienda ma che oscillano tra il 42,86 per cento e il 74,36 per cento. Le aggressioni registrate avvengono per lo più da parte dei pazienti, ma anche di parenti o conoscenti che assistono un caro. La Regione Toscana ricorda di aver recentemente messo in campo un progetto che prevede azioni di informazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza con il fine di spiegare come funziona una struttura sanitaria e promuovere uno spirito positivo nei confronti degli operatori. Ugualmente il progetto prevede anche azioni di formazione e informazione rivolte agli operatori sanitari e sociosanitari, oltre che la dotazione di strumenti per aumentare il grado di tutela del personale. Gli edifici saranno dotati di nuove e ulteriori telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso sia all’interno che all’esterno, saranno istallati pulsanti di allarme o emergenza collegati a sale di controllo, saranno installati dispostivi per controllare gli accessi a edifici e locali attraverso badge, acquistati e sperimentati dispositivi di emergenza indossabili con possibilità di chiamata con localizzazione Gps. Complessivamente, si spiega, “si tratta di un investimento da due milioni e 100 mila euro in due anni, equamente distribuiti tra le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie toscane per il 2024 e 2025”.



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