Anche la difesa di Fernando Porras Baloy si prepara alle prossime fasi del processo per la morte di Ana Yuleisy Manyoma, dopo l’ammissione delle prove e la pianificazione delle udienze. L’avvocato Alessandro Betti ha illustrato le scelte strategiche della difesa, a partire dalla riproposizione del rito abbreviato: “Abbiamo deciso di ripresentare la richiesta, pur sapendo che era già stata respinta durante le indagini preliminari e che anche questa volta l’esito sarebbe stato lo stesso. Tuttavia, il codice prevede questa possibilità e, per completezza e trasparenza, abbiamo ritenuto corretto riformularla anche in vista di eventuali sviluppi futuri”.
Sul fronte della prova testimoniale, Betti sottolinea: “Tutti i testimoni indicati per parlare dei presunti maltrattamenti sono stati ammessi, ad eccezione della minore. Questo ci permetterà di affrontare in aula sia i rapporti tra il nostro assistito e la vittima, sia ogni altro aspetto ritenuto rilevante dalla difesa. Era importante non trascurare nessun elemento utile alla ricostruzione dei fatti”.
L’imputato, presente in aula, ha seguito con attenzione l’intera udienza, senza però rilasciare dichiarazioni pubbliche e senza mai guardare i familiari dell‘ex compagna per la quale è accusato di omicidio aggravato. L’avvocato Leandro Parodi, co-difensore, ha aggiunto: “Siamo determinati a seguire ogni fase con la massima cura e rispetto, anche per la natura privata e delicata della vicenda. Il nostro compito è assicurare che venga esaminato ogni aspetto, nella speranza che al termine del processo emerga pienamente la verità”.
La prossima udienza è fissata per il 9 febbraio 2026, con l’esame dei primi testimoni della Procura, tra cui agenti di polizia giudiziaria; a seguire, sono state già calendarizzate altre date a febbraio e marzo, che vedranno in aula anche i consulenti della polizia scientifica di Siena e Roma. Il processo entra così nel vivo, con l’obiettivo di chiarire ogni dettaglio della vicenda.